Cronaca locale

Furti in metro a Milano: ecco dove finiscono carte e documenti

Il servizio di Valerio Staffelli documenta uno dei luoghi privilegiati dalle borseggiatrici per liberarsi degli oggetti inutili dopo il furto

Furti in metro a Milano: ecco dove finiscono carte e documenti

Striscia la Notizia torna ad occuparsi ancora una volta della piaga delle borseggiatrici operative nella metropolitana di Milano: è Valerio Staffelli, autore del servizio, a mostrare in particolar modo ai telespettatori dove vanno a finire documenti, carte e portafogli sottratti dalle responsabili a bordo dei mezzi pubblici.

L'inviato decide quindi di indagare sulle segnalazioni inoltrate alla redazione del Tg satirico da numerosi cittadini, i quali indicano come discarica privilegiata i distributori di cibo e bevande che si trovano diffusi un po' ovunque nelle fermate della metro. Dopo aver effettuato il furto, ed essersi impossessate di denaro contante o cellulari, le borseggiatrici utilizzano proprio i macchinari per disfarsi di tutti gli oggetti inutili, quali portafogli, documenti di identità di vario genere e custodie di telefoni.

Controllando alcuni distributori di cibo e bevande, spiega Staffelli ai telespettatori, "abbiamo visto che sono stati manomessi per abbandonare tutto quello che è stato rubato dalle vostre tasche e dalle vostre borse". Grazie a queste menomissioni, le responsabili possono infatti accedere alle parti più recondite dei macchinari, dove in effetti l'inviato di Striscia trova parte della refurtiva scaricata dopo il borseggio.

"Ripetiamo il controllo per diverse fermate", racconta Valerio Staffelli mostrando il grande numero di carte recuperate, "e guardate quanti documenti personali siamo riusciti a rinvenire". Documenti che, come annunciato dall'inviato, sono stati consegnati alla Polmetro di Cadorna a Milano. Tra questi anche alcuni appartenenti a una giornalista di Sky, alla quale la consegna viene effettuata di persona.

Dopo aver ricevuto le sue carte, Claudia Angiolini ricorda davanti alle telecamere di Striscia il furto subito, spiegando che da quel momento in poi preferisce girare in metro con lo zaino dinanzi a sè e non più sulle spalle. "Non ho sentito niente, solo un piccolo urto", racconta la giornalista. Dopo aver provveduto alla restituzione delle carte alla collega di Sky, l'inviato di Striscia, come annunciato in precedenza, consegna i restanti documenti alla Polmetro.

Conclusa questa fase, Staffelli torna a occuparsi direttamente dei borseggi, e la troupe si imbatte nel tantativo di scippo ai danni di una turista francese, che riesce dopo una breve colluttazione a sventare il furto ai propri danni. Le immagini tornano poi su altre due borseggiatrici pronte ad entrare in azione sulla metro: accortesi delle telecamere, le donne si coprono il volto e rivolgono gestacci verso l'obiettivo.

"Dopo la riforma Cartabia le maglie della giustizia si sono allargate", dice l'inviato agli altri passeggeri. "Se non siete voi ad accollarvi le spese di un processo non vengono neppure più perseguite d'ufficio per i loro furti". Le ragazze escono dal mezzo, mentre l'inviato continua a seguirle. Stufe, iniziano a prendere a botte la telecamera, poi, dopo aver acquistato un tè freddo al distributore, lo gettano addosso ai membri della troupe.

Il teatrino viene interrotto dall'arrivo di due poliziotti, che sottopongono le responsabili ai consueti controlli.

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