La terra non smette di tremare nelle zone colpite dal devastante terremoto. Una nuova scossa magnitudo 4.5, con epicentro tra Accumoli, nel Reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno è stata registrata dall'Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) alle 3.17 di questa mattina. La scossa è stata avvertita anche nelle Marche e nel Lazio. Nella notte, sempre secondo i dati pubblicati dall'Ingv, erano state registrate oltre 60 repliche, l'ultima alle 4.22 nella provincia di Ascoli Piceno, magnitudo 2.2. E ancora: alle 5,17 ne è stata registrata una di magnitudo 4.5 nella zona di Rieti a una profondità di 10 chilometri. Nella cittadina di Accumoli si sono avuti nuovi crolli.
Una nuova scossa, di magnitudo 4.3 e alla profondità di 10 chilometri, è stata avvertita intorno alle 14.36 ad Amatrice. Intanto il bilancio delle vittime accertate è di 241, un numero rivisto al ribasso dalla Protezione Civile.
Secondo l'ultimo report della Protezione civile i morti sono 250, ma il sindaco di Amatrice sostiene che sono nel borgo dove è nata la celebre pasta le vittime sono almeno 204. Ancora una volta dopo il terremoto de L'Aquila e quello dell'Emilia si torna a morire di terremoto. Molti - tra cui diversi bambini - sono ancora bloccati sotto le macerie. I comuni più colpiti sono Amatrice, Accumoli, nel reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.
La Protezione civile ha diffuso i numeri da chiamare in caso di emergenza: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803555; per le donazioni 45500. Lanciato anche l'appello a donare il sangue: l'Avis provinciale di Rieti invita a recarsi all'ospedale San Camillo de Lellis della città.
La Procura di Rieti ha aperto un'inchiesta per disastro colposo a seguito del sisma che ha devastato alcune aree del Reatino e dell'Ascolano. L'indagine è coordinata dal procuratore capo Giusppe Saieva, affiancato dai pm Cristina Cambi, Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti.
L'apertura del fascicolo, spiega all'Adnkronos il procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva, "era indispensabile dovendo provvedere all'identificazione delle salme e al rilascio dei nulla osta per i seppellimenti". Al momento, precisa il procuratore, "non sono stati eseguiti sequestri" e "chiaramente non è stato possibile ancora fare sopralluoghi perché in questo momento sarebbe difficile visto l'andirivieni di mezzi e soccorsi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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