Come ogni anno al corteo di Milano del 25 Aprile si ripete la stessa storia. La "Brigata ebraica" viene duramente contestata. Per alcuni non ha diritto di manifestare. Per altri nemmeno di esistere. Momenti di forte tensione al passaggio della Brigata in piazza San Babila, abituale luogo di ritrovo dell'associazione per la liberazione della Palestina. Un gruppo di antagonisti - circa un centinaio di persone - ha insultato i manifestanti della Brigata al grido di "Israele fascista, stato terrorista", "Fuori i sionisti dal corteo". Fischi e proteste comunque non hanno bloccato il corteo. Contestata anche la delegazione del Pd, che sfila subito dopo la Brigata: "Pd sionista il primo della lista", hanno gridato gli antagonisti, oltre a "Vergona, vergogna"
"Erano 40 persone. Sono antisemiti, ci sono in Europa e questo si sa", ha commentato il candidato sindaco del centrodestra a Milano, Stefano Parisi. Parisi stava sfilando proprio in mezzo alla Brigata ebraica. "Non dovrebbero manifestare - ha aggiunto Parisi - sono fascisti e antisemiti. Sono quattro gatti che hanno interrotto la bellezza del corteo".
"Questa è la casa di tutti, non è la casa del Pd - ha aggiunto Parisi -. È sempre stata la mia casa, questa, fin dagli anni 70". Insieme alla Brigata ebraica anche il segretario del Pd di Milano, Pietro Bussolati e l'ex vice sindaco di Milano, Ada Lucia De Cesaris, il candidato sindaco per i Radicali, Marco Cappato. A fare da cordone il servizio d’ordine del Pd: "Questa è la casa di tutti. Stiamo sfilando con la Brigata ebraica e gli ebrei hanno questo grandissimo ruolo per la nostra libertà e tutti i giorni combattono per la loro libertà - ha concluso - I neo fascisti, che oggi hanno organizzato commemorazioni a Milano dovrebbero stare a casa, hanno sbagliato".
Gianluca Corrado, candidato sindaco del M5S, ha preso parte al corteo insieme ad altri portavoce e a una delegazione del Movimento 5 Stelle di Milano. "E' fondamentale - afferma - continuare a difendere i principi costituzionali che abbiamo conquistato dopo l'oscuro periodo fascista, anche e soprattutto da chi oggi vuole stravolgere la nostra costituzione. Comprendiamo che questo corteo - aggiunge - per questi partiti politici è una sfilata elettorale, ma a nostro avviso non avrebbero il diritto di essere qui".
A fine corteo, in piazza Duomo, stretta di mano tra Stefano Parisi e Giuseppe
Sala, candidato per il centrosinistra. I due rivali hanno scambiato qualche battuta ma, a quanto pare, non di carattere politico. Mentre Parisi ha sfilato con la Brigata ebraica Sala è sempre stato tra le fila del Pd.
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