C'è chi ha parlato di trasloco e chi è arrivato addirittura a citare lo sfratto, ma la sostanza non cambia: Jorge Mario Bergoglio ha disposto che L'Osservatore Romano - in riferimento alla sua sede redazionale - debba essere spostato di qualche isolato. La novità dovrebbe essere stata apportata, dal punto di vista formale, nel corso della giornata di ieri. Adesso il giornale del Vaticano verrà pensato e composto fuori dalle mura leonine, più precisamente dalle parti di Castel Sant'Angelo. La notizia è arrivata qualche settimana dopo le dimissioni della professoressa Lucetta Scaraffia e del resto dello staff del mensile femminile, ma le due cose non sembrano essere collegate tra loro.
Il punto - sostiene il quotidiano La Verità - è che papa Francesco ha priorità diverse. E il giornalismo finisce per essere parte di una sorta di spending review di matrice ecclesiale. Ci saranno tempo e modo, magari, per comprendere se esistano o no ragioni diverse da quelle economiche. Per ora si parla solo di tagli alle spese. Vale la pena ricordare, intanto, come il Santo Padre abbia da poco incaricato il nuovo direttore, che da qualche tempo è il professor Andrea Monda, l'uomo che aveva curato i testi per la Via crucis dell'anno passato. Con il pontificato dell'argentino - comunque la si veda - i media hanno assunto un valore centrale. Il riformismo è stato portato avanti pure da mons. Dario Edoardo Viganò, oggi assessore del dicastero per la Comunicazione.
Questo trasferimento voluto da Bergoglio, in fin dei conti, può anche essere interpretato alla stregua di una normalizzazione. Un po' di preoccupazione interna per la nuova situazione, in ogni caso, viene ventilata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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