Non sembrerebbe un tono troppo conciliante quello utilizzato dal giovane che, durante una delle giornate in cui si è svolto il Festival del Folklore, storica manifestazione tenutasi questa settimana ad Alatri, in provincia di Frosinone, ha deciso di dedicare un "rap" al ministro dell'Interno Matteo Salvini. E non solo a lui.
La kermesse ciclopica non ha giocato alcun ruolo nella rappresentazione musicale messa in atto dall'autore del testo. Un'esibizione canora fuori concorso, insomma, ma che potrebbe essere destinata a far discutere. "Perché hai ucciso quei poveri innocenti", si può ascoltare in quella che è già stata definita una "improvvisazione". "Salvini sta a fa proprio un macello, vuole cambiare la legge...", ha aggiunto il rapper all'interno delle sue strofe.
Poi quelle che sembrerebbero essere delle accuse rivolte tanto al governo italiano quanto alla "gente", la stessa che si starebbe distinguendo per essere "racist". Il tutto condito anche da un "andate a fa il culo, a me non mi frega un cazzo". "Cosa stai dicendo - si chiede rappando il giovane africano - devi sapere che siamo tutti umani". E ancora: "Vogliamo un'Italia unita dove non ci sia il nero, vogliamo un'Italia unita dove non ci sia il bianco". La persona di colore si dichiara dispiaciuta, al termine del video, per "alcuni che sono buono". Concetti espressi anche mediante l'utilizzo di gesti espliciti, come il dito medio di entrambe le mani. L'Italia, il governo e la gente vengono bollati, senza troppi giri di parole, come "racist".
Il protagonista del filmato dice di chiamarsi "Six One": questo il nome da rapper dell'intrattenitore. Il regista che ha pubblicato il video sul suo profilo social ha specificato di essersi limitato a mostrare queste immagini. Il leader della formazione leghista viene tirato in ballo, con ogni probabilità e per l'ennesima volta, per la sua linea dura in materia di gestione dei fenomeni migratori.
Pochi minuti dopo la pubblicazione della performace, è intervenuto il
circolo locale della Lega: "Pure noi - ha dichiarato un' esponente del Lazio, Kristalia Papaevangeliu - vogliamo un'Italia pulita, pulita dalla confusione che hanno creato Renzi e i suoi cortigiani dinanzia alla Corte Europea".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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