Usava una dieta che prendeva il nome da lui per arrivare ad asservire gradualmente gli adepti della propria setta, costretti a seguire regimi alimentari sempre più rigide e a partecipare a conferenze fiume tenute da M. P, durante le quali si magnificava lo stile di vita e la forza salvifica della dottrina da lui portata avanti.
Era attiva tra le Marche e l'Emilia-Romagna la psico-setta che è stata smantellata al termine di un'indagine e che ha svelato come l'intera vita degli adepti fosse "gestita dal maestro, che si avvaleva dei suoi collaboratori prescelti, facenti parte della 'segreteria', che attraverso i cosiddetti 'capizona' e 'capicentri', dislocati in varie parti d'Italia, all'interno dei 'Punti Macrobiotici', riusciva a manovrare a suo piacimento il mondo macrobiotico".
Non solo chi seguiva la setta veniva sottoposto a diete estreme, ma anche convinto a lasciare il proprio lavoro e la sua vita precedente, per iniziare a lavorare per l'associazione in segno di ringraziamento per avere conosciuto quello stile di vita.
Sfruttamento, in poche parole. Perché nella migliore delle ipotesi i lavoratori erano sottopagati.Alle 11.30 alla questura di Ancona si terrà una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell'operazione che ha portato a smantellare la setta.
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