Evase 2 miliardi di euro: la Armellini se la cava con una "mini multa"?

L'imprenditrice romana rischia solo una mini multa da 6 milioni di euro. E minaccia pure Marino per i crediti che ha con il comune

L'imprenditrice Angiola Armellini
L'imprenditrice Angiola Armellini

Ve la ricordate Angiola Armellini, l'imprenditrice romana denunciata per non aver dichiarato al fisco 1243 immobili nella capitale e provincia? Bene, dopo aver suscitato l'indignazione di migliaia di cittadini tartassati ogni giorno da un sistema fiscale inquisitorio e oppressivo, la signora dei salotti con il vizio di "dimenticarsi" di pagare per le sue proprietà potrebbe cavarsela con una multa davvero irrisoria: sei milioni di euro, dieci se proprio dovesse andarle malissimo. Come ha svelato L'Espresso, la sanzione che rischia di dover pagare l'ex compagna di Bruno Tabacci è pari a una frazione infinitesimale di quei due miliardi che, se le accuse dovessero essere provate, avrebbe sottratto al fisco - e alle tasche di tutti gli italiani.

Mentre il capo della Procura Pignatone smentiva le voci di divergenze tra il proprio ufficio e la Guardia di Finanza, la Armellini ha addirittura rivendicato i crediti che vanta nei confronti del Campidoglio: "Il problema è che, come tutti gli imprenditori, vanto nei confronti del Comune crediti per 16 milioni di euro non saldati", accumulatisi negli anni per "per indennità di esproprio, danni per abusi, occupazioni e altro", spiega la signora in un'intervista concessa pochi giorni fa a

La Repubblica. Una vicenda che, al netto delle implicazioni penali, rischia di trasformarsi nell'ennesima storia, tipicamente italiana, in cui chi dovrebbe pagare se la cava sempre con un conto più leggero. Alla faccia degli onesti.

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