Il cristianesimo, piaccia o no, ha creato quello che si usa chiamare Occidente, gli ha dato la supremazia mondiale e ne ha fatto un modello per tutti gli uomini. Anche quelli che l'Occidente odiano lo combattono con mezzi che è stato l'Occidente a fornire. Non solo: se il sottosviluppo si è ridotto a poche sacche nel pianeta lo si deve sempre all'Occidente. La si giri come si vuole, ma un'occhiata anche superficiale alle altre culture confermerà l'assunto.Il fondatore del cristianesimo, Gesù di Nazareth, affidò il suo insegnamento a uno staff di «pastori di uomini» che lo trasmettessero alle generazioni. Avvertendo, tuttavia, che non sarebbe stato facile.
Infatti, il cristianesimo nacque nel sangue dei suoi seguaci e ancora, com'è noto, vi nuota. Il cristianesimo ha sempre avuto due avversari, uno esterno e uno interno. Quello esterno è stato il potere politico pagano per un certo tempo, poi è subentrato l'islam, che, alternando fasi di quiescenza e fasi di aggressività, non ha mai cessato di costituire un problema per l'Occidente cristiano.L'avversario interno sono sempre state le eresie, cioè l'evangelica zizzania che cresce continuamente insieme al grano cristiano. L'eresia non è altro che una variante falsata del cristianesimo, che inquina e, alla lunga, sovverte e vanifica. Anche nella sua versione moderna, il relativismo laicista, deve il suo successo al fatto che assomiglia al cristianesimo. Eguaglianza, diritti umani, giustizia sociale sono infatti princìpi cristiani (e d'invenzione cristiana), ma gli ultimi secoli hanno mostrato il danno che possono produrre se, avulsi dal loro contesto e assolutizzati, riescono a imporsi. Le ideologie (eresie secolarizzate) avanzano nelle teste non solo per via del loro innegabile fascino ma anche grazie a un'opera incessante di denigrazione della «casa madre» da cui si sono staccate. Già ai tempi degli imperatori romani la disinformazione era all'opera e in tanti credevano che i cristiani praticassero riti abominevoli. Sorsero allora alcuni intellettuali cristiani che, presa la penna, spiegarono agli imperatori come realmente stavano le cose tramite opere che, alla greca, venivano chiamate «apologie».
In questa attività («apologetica») si sono cimentati nei secoli fior di autori (si pensi a Chateaubriand, a Manzoni...) quando, per partito preso, si riprendeva a manipolare specialmente la storia cristiana tacendone le luci, esagerandone le ombre e ricorrendo non di rado a vere e proprie menzogne. Menzogne che, a furia di ripetizione, potevano passare per verità (è il motivo per cui le ideologie statolatriche si sono sempre precipitate a impadronirsi della scuola).Per venire all'oggi, l'Occidente è messo in discussione da un jihadismo che ragiona (si fa per dire) solo in termini religiosi. E attenta alla nostra identità e al modo di vivere che da questa è originato. Ma la nostra identità è corrosa dall'odio che noi stessi nutriamo per il nostro passato e la filosofia che ci ha fatti quello che siamo. Ed è impossibile un «dialogo» tra uno sicuro di avere ragione e un altro che dubita della sua. Il confronto, se uno dei due interlocutori è carico di sensi di colpa, risulta impari. Per questo l'Occidente ricaduto nel paganesimo abbisogna di nuovi Apologeti. Per quanto riguarda l'Italia, alcuni di questi, tra i più navigati, si sono riuniti e hanno dato vita a un'opera che non dovrebbe mancare nella biblioteca personale di ognuno, un Dizionario elementare di apologetica nel quale (quasi) tutti i luoghi comuni negativi sull'identità cristiana vengono demoliti o chiariti quando necessario.
Decine di autori, alcuni famosi come Messori e Zichichi, altri meno (ma pur sempre con parecchie opere nel curriculum), hanno redatto 140 voci sistemate in ordine alfabetico e corredate da bibliografia per chi volesse approfondire il tema. Volete sapere come andarono davvero le cose nei casi (ripetitivi e abusati) di Galileo, l'Inquisizione, le Crociate?Non dovete fare altro che aprire il Dizionario alla voce corrispondente: ci troverete le obiezioni correnti e la loro puntuale confutazione. Ma ci sono anche la Notte di San Bartolomeo, lo Jus Primae Noctis, Ipazia, la Caccia alle Streghe, le Monacazioni Forzate, Maria la Sanguinaria, le Paure dell'Anno Mille eccetera eccetera. Dalla «a» di «anima» (il solito Voltaire mise in giro la fesseria che la Chiesa l'avesse ammessa nelle donne solo dopo il Concilio di Macôn) alla «z» di «zen», passando per tutte le «leggende nere» che in questi ultimi secoli si sono accumulate nei nostri cervelli impedendoci di nutrire la sana fierezza di chi siamo e da dove veniamo.Il «giogo» di Cristo è davvero «leggero e soave», basta dare un'occhiata a quelli degli altri per rendersene conto.
Tuttavia c'è stato - e c'è - chi ha cercato e cerca - di presentarlo come insopportabile, malgrado un'evidenza storica e contemporanea - contraria. Ma è la Verità che ci fa liberi (dai condizionamenti culturali). Anche questo l'ha detto Lui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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