Nelle ultime ore la magistratura italiana ha messo a segno tre colpi da prima pagina. Il primo: ha indagato metà governo (Conte, Salvini, Di Maio e Toninelli) per la vicenda della nave ong Sea Watch bloccata con il suo carico di immigrati; il secondo: ha lasciato colpevolmente libero un delinquente patentato già condannato che ha visto bene di sparare alla testa di un carabiniere; il terzo: hanno arrestato, e buttato letteralmente in galera, una preside sorpresa a usare l'auto di servizio della scuola per questioni private. Se vivessimo in un Paese normale, con una giustizia appena decente, la sequenza tra fatti e atti sarebbe dovuta essere diversa: in prigione ci doveva andare non la preside, ma il fetente; indagato non il governo, ma la preside; tranquilli, a piede libero, dovrebbero starci non l'assassino ma i ministri.
La magistratura, invece, preferisce dare le carte a caso o, secondo alcuni, distribuirle con il trucco. Il bilancio è terrificante: un morto (il carabiniere), una drammatica e, al tempo stesso, ridicola ingiustizia (la preside al gabbio per una scemenza), uno sputtanamento della politica (i ministri indagati) proprio in ore in cui sull'immigrazione servirebbe la massima compattezza per trattare con mezzo mondo il da farsi sugli ottocentomila profughi in fuga dalla guerra civile libica che potrebbero arrivarci addosso, questa volta con qualche ragione, da un momento all'altro, mischiati a delinquenti e terroristi di ogni risma e nazionalità.
È vero, questo governo andrebbe arrestato, ma non dai pm, bensì dagli elettori. Arrestato nel senso di fermato prima che combini altri guai, e quelli in arrivo dal fronte libico sono davvero grossi. Non abbiamo una politica estera, per cui siamo senza amici, non c'è una rete di relazioni internazionali serie e utili per comporre alleanze strutturali. Siamo allo sbando politico e giudiziario e, quindi, in balìa degli eventi. Temo che proprio su questa pratica il resto del mondo ci presenterà il conto per aver mandato a quel paese, da un anno a questa parte, un po' tutti.
Sei sovranista? Arrangiati da solo; tifi gilet gialli? Chiedi aiuto a loro; l'Europa è da chiudere? Prova a fare senza.Con una magistratura e un governo così c'è solo da sperare nella divina provvidenza, ma anche lì non tira buona aria, come lascia purtroppo intendere il rogo di Notre-Dame.
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