"Vietiamo agli immigrati di usare il cellulare"

Una norma della Confederazione svizzera vieta ai migranti di usare il cellulare. Noi, invece, regaliamo anche le schede telefoniche

"Vietiamo agli immigrati di usare il cellulare"

Una delle immagini dei flussi migratori che più di tutte hanno sollevato polemiche (e che continuano a sollevare polemiche) è quella che immortala tanti richiedenti asilo con in mano uno smartphone. I migranti sono disposti a lasciare tutto per strada, ma non il cellulare.

Ebbene, in Italia a tutti i richiedenti asilo (quindi anche a chi poi non otterrà protezione nel nostro Paese) viene regalata una scheda da 15 euro all'ingresso della struttura di accoglienza. Lo prevede una convenzione redatta dallo Sprar nel 2011, secondo cui oltre alla "paghetta" quotidiana per le piccole spese, nei 35 euro che lo Stato versa alle cooperative per la gestione dei migranti, è inclusa anche la spesa per le schede telefoniche.

La Svizzera, invece, per motivi di sicurezza pubblica, ha vietato ai migranti in attesa di valutazione di usare il cellulare. Si legge infatti nel sito del Dipartimento federale di giustizia e polizia elvetico, che "per motivi di sicurezza nazionale e di ordine pubblico" ai richiedenti asilo "è vietato possedere o utilizzare un cellulare" e "l'impiego della rete internet al di fuori dei locali a loro dedicati". Nel caso in cui qualcuno violasse la norma, gli svizzeri sono inflessibili: la pena è la "sospensione immediata di quasiasi procedura in corso nei suoi confronti e l'espulsione immediata dal territorio elvetico a tempo indeterminato".

E così la Lega Nord, per bocca del

segretario della Lega Lombarda, on. Paolo Grimoldi, ha chiesto che anche il Belpaese emani una legge simile. "Chi ha più buon senso tra Italia e Svizzera? La risposta - conclude Grimoldi - pare scontata...".

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