Bergamo, "Paese del Crocifisso". Il cartello della Lega

La scelta della giunta comunale ha creato malumore nell'opposizione di sinistra. Il sindaco si difende: "Abbiamo scelto di scrivere qualcosa che ci rappresentasse"

Bergamo, "Paese del Crocifisso". Il cartello della Lega

Una delibera della giunta di Telgate (Bergamo) ha sancito la sostituzione dei cartelli stradali che ricordavano il gemellaggio Smartno pri Litiji, una cittadina slovena, con una nuova segnaletica che recita: "Paese del Santo Crocifisso".

I nuovi cartelli in totale sono sei, installati all'ingresso del territorio comunale. Il primo cittadino, Fabrizio Sala, della Lega Nord spiega sulle pagine de Il Giorno che "si tratti cartelli più identitari, legati alla nostra tradizione. E' stata una decisione concordata con don Alberto e don Mario, parroco e curato di Telgate. Abbiamo scelto di scrivere qualcosa che ci rappresentasse: è l'anno del Giubileo è qui c'è la chiesa giubilare. E' una ricorrenza molto sentita e noi l'abbiamo voluta celebrare così ". Una scelta che ha subito sollevato polemica nell'opposizione che parla di strumentalizzazione.

Dibattito sollevato anche per la somiglianza con l'iniziativa del comune di Pontoglio (Brescia), dove il sindaco ha fatto installare, con il consenso della Giunta, dei cartelli con la dicitura "Paese a cultura Occidentale e di profonda tradizione Cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene".

Sala si difende: "Ognuno può interpretare il mio gesto come vuole: l'intento è quello di rappresentare la forte identità cristana del telgatesi, la stessa che ci ha portato ad accogliere e ad avere il 28,8% di cittadini extracomunitari".

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