Mezzo milione di euro. L'Associazione musulmani di Bergamo si è accaparrata – all'asta – la chiesa "Casa dei frati". E ora, dopo aver sborsato i soldi (452mila euro per l'esattezza) e "vinto" l'immobile, punta a trasformare il luogo di culto cristiano in una moschea.
La chiesa di pertinenza degli ex Ospedali riuniti era stata messa in vendita dall'Asst Papa Giovanni XXIII, azienda sanitaria che fa capo alla regione Lombardia, per far quadrare i conti.
Gli islamici bergamaschi hanno incrementato dell'8% la base d’asta (418mila euro), arrivando appunto a 452mila, come riportato da La Verità, e sbaragliando la concorrenza della comunità ortodossa romena, oggigiorno usufruttuaria della struttura con il benestare della diocesi.
E il rogito per trasformare in moschea la Casa dei frati è già stato fissato. Tutto, dunque, andrà in porto a meno di un intervento in extremis della Regione Lombardia, come peraltro sembra essere nelle intenzioni del governatore Attilio Fontana. L'esponente leghista, infatti, pare voler annullare la compravendita, esercitando il diritto di prelazione previsto dalla legge.
Un'eventualità che farebbe scoppiare una guerra legale
tra Regione e Associazione musulmani di Bergamo, che hanno già promesso battaglia in tribunale qualora le istituzioni lombarde volessero mettersi di mezzo. Insomma, il braccio di ferro è appena iniziato.
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