Quando ha suonato al citofono gli inquilini di quell'ordinario condominio di via Volturno a Milano non potevano crederci. Silvio Berlusconi era lì per loro. Voleva visitare il loro appartamento, dove aveva trascorso gli anni dell'infanzia.
In quell'appartamento all'Isola il Cavaliere ha trascorso gli anni del secondo dopoguerra, con papà Luigi, mamma Rosa e i fratelli. Un ricordo che ha voluto rivivere nei giorni immediatamente precedenti al suo ottantesimo compleanno. A cui si è approcciato con discrezione e commozione.
A raccontarlo sono gli stessi ragazzi che oggi vivono fra quelle mure, in un articolo buttato giù in fretta sugli Stati Generali e poi ripreso dal Corriere della Sera. "Suona il citofono, mi dicono che è Berlusconi - racconta Francesca Mandelli - Incredula mi affaccio al balcone e vedo due grandi auto lucide. Corro in strada."
"Gli stringiamo la mano, lui sorride, è emozionato nel vedere quattro trentenni (sembriamo più giovani) ad aspettarlo di fronte al portone che da ragazzino varcava quotidianamente. Facciamo una foto, un paio a dire il vero".
Il Cavaliere non se la sente di salire in casa, non vuole disturbare. Gli basta presentarsi davanti al palazzo, alzare gli occhi alle finestre, mormorare: "Io abitavo lì. Da bambino dormivo in sala". Quindi, prima di andare via, un saluto e una foto con gli attuali inquilini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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