Marino Occhipinti, l'ex componente della banda della Uno Bianca, è un uomo libero. Il Tribunale di sorveglianza di Venezia gli ha notificato in carcere il provvedimento che fin da subito gli consente di lasciare il penitenziario di Padova per non farvi più ritorno.
L'ex poliziotto era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della guardia giurata Carlo Beccari, nel febbraio 1988, durante l'assalto alla Coop di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. Beccari fu solo una delle 24 vittime, oltre a più di 100 feriti, della banda della Una bianca attiva in Emilia Romagna e nelle Marche dal 1987 al 1994.
Il tribunale
Nel 2012 Marino Occhipinti ottenne la semilibertà con la possibilità di lavorare al mattino per poi rientrare in carcere alla sera. L'estate scorsa ha fatto discutere il permesso premio che gli fu accordato per trascorrere una settimana in albergo in Valle d'Aosta per partecipare a un'iniziativa promossa da Comunione e Liberazione e dalla Cooperativa Giotto, alle cui dipendenze lavora da anni.
Il tribunale di Sorveglianza di Venezia ora ha accolto la richiesta della difesa, considerando "autentico" il pentimento del gregario della banda. Secondo i giudici Occhipinti è "sinceramente pentito", ha "rivisitato in modo critico il suo passato" e "non è socialmente pericoloso".
Le reazioni
"Una decisione grave che non capisco. Non c'è stato rispetto per le vittime", ha commentato il presidente dell'Associazione familiari delle vittime della Banda della Uno Bianca, Rosanna Zecchi. "Questa mattina ho sentito la figlia di Beccari ed era devastata.
I magistrati con leggerezza mandano fuori dal carcere queste persone, è una legge sbagliata che occorre cambiare. Prendiamo atto di questa decisione e speriamo che non escano dal carcere altri componenti della Banda, mi riferisco ai fratelli Savi perchè sono pericolosi".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.