Non si ferma l'incubo del "Blue Whale", il terribile gioco importato dalla Russia con cui anonimi delinquenti che si nascondono nel web spingono ignari adolescenti ad atti di autolesionismo e in alcuni casi al suicidio.
L'ultima segnalazione arriva da Asso, in provincia di Como, dove il preside di un istituto di scuola media ha denunciato di aver trovato alcuni segni anomali sulle braccia di due ragazzine: non una situazione estrema, racconta, ma sicuramente un "chiaro campanello d'allarme".
"Le famiglie a volte non vogliono vedere, tendono a minimizzare o nascondere. Oppure davvero non conoscono il problema. Tutti dobbiamo fare la nostra parte", spiega il dirigente scolastico al Corriere. Ma il problema, argomenta il preside, non è tanto quello di informare i ragazzi quanto quello di renderli consapevoli dei grandissimi rischi di un gioco perverso.
"I ragazzi sanno e hanno le informazioni molto più rapidamente di noi. Eppure, per quanto siano aggiornati su quello che corre in rete e sui social, non conoscono i rischi legati all'uso di Internet e non si rendono sempre conto dell'importanza di proteggersi."
La segnalazione del dirigente è stato subito seguita da un intervento delle forze dell'ordine e da una denuncia in procura a Como, dove peraltro sono già quattro i fascicoli aperti per lo stesso motivo.
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