Bologna, blitz antifascista vuole impedire comizio di Forza Nuova

Scontri e tensioni a Bologna, nel giorno del previsto comizio del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore. Gli antifascisti occupano una piazza e fanno un blitz in consiglio comunale, per protestare contro le istituzioni cittadine

Dalla pagina Facebook di Làbas
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Riesplode la tensione a Bologna, dove un comizio di Forza Nuova, in programma in serata, ha fatto esplodere la rabbia dei centri sociali riuniti nella cosiddetta "rete antifascista". Davanti al Sacrario dei Caduti, in piazza Nettuno, c'è un presidio promosso da Anpi, Libera, Cgil e Uil.

La giornata, davvero molto tesa per Bologna, è iniziata con un blitz in Consiglio comunale, a Palazzo d’Accursio, messo in atto da un gruppetto di attivisti del collettivo Hobo. Dopo aver interrotto i lavori (era in corso il question time), i manifestanti hanno srotolato uno striscione con questa scritta: "Consiglio comunale complice dei fascisti". Subito sono intervenuti i vigili urbani, che si sono adoperati per rimuovere lo striscione, difeso dagli attivisti. Ne è nato un "tiro alla fune" davvero singolare. Alcuni consiglieri comunali di maggioranza hanno intonato "Bella Ciao" in risposta ai contestatori, che alla fine sono usciti dalla sala del consiglio. Il comizio è in programma in piazza Galvani, alle 19.30 con il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore che presenta i candidati alle elezioni politiche. La piazza è stata occupata da un gruppo di manifestanti dei centri sociali (una settantina di persone in tutto) che volevano impedire il comizio. Gli agenti della polizia, in tenuta antisommossa, hanno allontanato i manifestanti, che gridavano "oggi è la nostra Resistenza". Dopo alcune cariche in piazza Galvani e via Farini, nel centro storico, con spintoni e manganellate, cinque ragazzi sono rimasti feriti, tra cui una giornalista che stava filmando la scena. Ferito anche un agente. Guarda il video degli scontri.

Il Comune di Bologna ieri ha tentato di far spostare il comizio in periferia: "Abbiamo provato a chiederlo, ma per motivi tecnici non è stato possibile", rivela l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini.

Un altro assessore, Matteo Lepore (Turismo), ha detto che "viene il vomito a vedere sfilare bandiere nere per la città, ma si tratta di un comizio elettorale che la legge italiana permette di svolgere".

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