“Acab Sbirri morti”. Con questa scritta è stata imbrattata la parete di un palazzo di edilizia popolare, in via Serra a Bologna, dove era stato realizzato un murales dal Comitato strade degli artisti per la Festa degli alberi vestiti dello scorso 22 giugno.
Un sedicente 'artista della bomboletta', intorno alle 2 di notte, si è divertito a scrivere:“Acab – acronimo di 'all cops are bastards' (tutti i poliziotti sono dei bastardi) – sbirri morti”e “+ fermento sociale, - hipster di m...”. Come ricorda il Resto del Carlino, si tratta del secondo episodio a distanza di una settimana. Altre scritte contro la Polizia, infatti, erano apparse in merito all’agente che si era suicidato in Questura. Per quanto riguarda l'episodio di ieri la registazione di una telecamera di videosorveglianza di un hotel vicino ha ripreso un ragazzo con felpa nera, cappuccio e cappellino che si avvicinava in bicicletta e svolgeva indisturbato la sua 'opera d'arte'. “Siamo veramente amareggiati – è il commento di Giancarlo Morisi, presidente del Comitato e titolare dell'hotel – la festa degli alberi vestiti è stato un vero weekend di festa, un weekend per le famiglie, e ora le opere dei nostri artisti vengono trattate in questo modo, è veramente un'ingiustizia”. L'assessore Matteo Lepore, su Facebook, ha annunciato che proporrà al Comune di costruirsi parte civile contro l'autore:"È ora che contro chi imbratta e incita all'odio non si eserciti più tolleranza né comprensione, ma una sana e poderosa stangata monetaria - scrive Lepore - alle Forze dell'ordine va tutta la mia e la nostra solidarietà".
Stefano Paoloni, Segretario generale del Sap (Sindacato autonomo di polizia), ha stigmatizzato l'episodio:"Questi sono i risultati di gravissime devianze e ci dimostrano che il pregiudizio contro chi veste una divisa rischia di essere spesso preludio di cruda violenza, soprattutto quando ci compie questi gesti ha la percezione di restare impunito". "Qui - aggiunge Paoloni - si inneggia alla morte di uomini ancora prima che di poliziotti. Accogliamo favorevolmente quanto annunciato dall’assessore alla cultura del comune di Bologna, ovvero che proporrà all’ente di costituirsi parte civile contro l’autore. Noi faremo lo stesso, presentando subito una querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna".
"Affinché questi casi non trovino legittimazione alcuna, è importante dissociarsi e denunciare l’accaduto. Chi non lo fa è ignavo e complice. Ci augurano la morte – conclude – ma noi rispondiamo con una denuncia. E’ ora che paghino tutti coloro che non hanno rispetto né per la vita né per le istituzioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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