Bonolis: "I figli meglio con coppie gay che con 7 suore"

Paolo Bonolis, intervistato dalla giornalista Panella, si dice favorevole alle unioni gay e ironizza tirando in ballo le suore

Bonolis: "I figli meglio con coppie gay che con 7 suore"

Non si fa altro che parlare di unioni civili da un po' di tempo: l'ultimo famoso a dire la sua sul tema è stato Paolo Bonolis, ospite del programma de La7 "Tagadà".

L'estroso conduttore si espone sulle questioni politiche e rende nota la sua posizione sulla controversa e discussa legge sulle unioni civili. La Panella domanda: "Unioni civili, come la pensa lei?"; Bonolis dapprima si dimostra moderato e superpartes e dice "Credo si stia cavalcando la legge in una maniera molto partigiana, ognuno si racconta frammenti della legge per trovare appigli per la propria navigazione politica". Subito dopo però fa una virata politically correct e si dichiara favorevole: "È una cosa naturale, appartiene all'arcobaleno della vita".

Le parole di Bonolis, poi, si tingono dei colori dell'arcobaleno, un riferimento tutt'altro che casuale se si pensa che il simbolo delle rivendicazioni gay è proprio una bandiera arcobalenata. Il conduttore romano prosegue e, senza che gli venga chiesto, si esprime anche in proposito dei figli, chiosando con una battuta di dubbio gusto: "I figli se possono vivere in una famiglia fatta da padre e madre che siano due donne o due uomini o un uomo e una donna cambia poco, sempre meglio che con sette suore secondo me".

È probabile che le parole di Bonolis non riescano gradite al suo pubblico, fatto per lo più di anziani e di famiglie. Tuttavia, in questo modo, sicuramente si sarà risparmiato i pesanti boicottaggi del mondo Lgbt, avvenuti invece con altri volti noti come Dolce e Gabbana e Guido Barilla.

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