Cagliari, senegalese scarcerato riprende a perseguitare la vittima

In preda al terrore, la dipendente di un bar, vittima di pesanti atti persecutori nei mesi scorsi, ha contattato le forze dell'ordine dopo essersi chiusa in bagno. Lo straniero, appena uscito dal carcere, era immediatamente tornato ad importunarla

Cagliari, senegalese scarcerato riprende a perseguitare la vittima

Neppure il tempo di lasciare il carcere che è tornato a perseguitare la sua vittima, ossia una dipendente del bar "Central Station" di Cagliari.

Protagonista in negativo della vicenda il 28enne senegalese Ndao Hamady, finito in manette lo scorso 6 luglio proprio per essersi reso autore di veri e propri atti persecutori nei confronti della donna. Appena scarcerato, il soggetto, un pregiudicato risultato anche essere clandestino, ha fatto immediatamente ritorno al bar di via Roma, per riprendere a minacciare ed a perseguitare la sua vittima.

A nulla è servito il divieto di avvicinamento al sopra citato locale. Adducendo la scusa di avere dimenticato il telefono cellulare all'interno del bar, nella serata di ieri il senegalese vi si è ripresentato per continuare ad importunare pesantemente la donna. È stata proprio la vittima, dopo essersi barricata all'interno del bagno in preda al terrore, a contattare le forze dell'ordine locali. Sul posto si sono precipitati gli agenti della questura di Cagliari, che hanno soccorso la barista, trovata in stato di choc. Nessunta traccia del senegalese, sparito prima dell'arrivo della squadra volante.

Denunciando quanto accaduto ai poliziotti, la donna ha spiegato che il suo molestatore era lo stesso straniero che l'aveva tormentata nei mesi scorsi, per poi riferire di averlo visto scappare in direzione della vicina piazza del Carmine.

A quel punto è stato diramato l'allarme, e Hamady è stato fortunatamente catturato da un'altra pattuglia della questura. Accusato nuovamente di atti persecutori e minacce aggravate, il 28enne senegalese ha fatto ritorno dietro le sbarre di una cella di sicurezza, dove si trova attualmente in attesa del giudizio direttissimo.

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