"Sono predatori, questa stazione è diventata il capolinea della paura". Sono le parole di una donna austriaca spaventata dalle orde di immigrati che sopraggiungono in quella che viene definita "terra franca" ma che in realtà è la stazione di Linz, in Austria. Un luogo che è diventato il terreno perfetto dei profughi. È la stessa ragazza, intervistata dal Daily Mail a spiegarne i motivi: "Connessione internet gratuita, fast food, bevande a buon mercato e sale passeggeri riscaldate".
Il "capolinea del paura" è diventanto un punto di ritrovo per gli immigrati che vengono respinti dalla Germania, situata a pochi chilometri di distanza da Linz. Per le donne, come spiega il quotidiano britannico, è una "no-go zone", una zona da evitare. Infatti la mentalità che si è creata è la stessa di colonia: profughi ubriachi che molestano ogni donna. Predatori, alimentati dall'alcol, che cercano di rubare baci, insultano, commentano e molestano sessulmente e in modo osceno ogni passante. La donna che parla al Dail Mail, è spaventata, non vuole nemmeno che vengo citato il nome.
"Come ci si sente? È terribile. Direi vergognoso. Sono predatori, sono ubriachi e sono ovunque. Venire qui di notte? Avrei preferito ordinare un dritto in taxi per l'inferno". Confessioni che, purtroppo, una donna oggigiorno deve giustificare: "Sono una persona per bene, non sono un nazista. Ma non hanno il diritto di comportarsi così nella mia città. O dovunque. Come osano trasformare la mia stazione un luogo di paura". Una vergogna che rimane tale, perché la polizia o qualsiasi altra autorità - spiega l'intervistata - si è rifiutata o di identificare i migranti fastidiosi. Sia la Germania che l'Austria li considerano cittadini di paesi non pericolo. Molti provengono infatti da Algeria, Tunisia e Marocco.
Un padre stanco di veder la figlia terrorizzata ha indirizzato una
lettera al governatore locale Josef Puehringer: "Mia figlia ha16 anni ed è terrorizzata quando deve passare attraverso la stazione ferroviaria di Linz, soprattutto di sera".
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