Saranno le note di Gioacchino Rossini a spezzare il silenzio che normalmente avvolge la Cappella Sistina, quando non è invasa dal brusio dei turisti con il naso all'aria, per ammirare i capolavori che ne adornano le pareti.
La "Petite messe solennelle" del compositore pesarese risuonerà in Vaticano, per pochi privilegiati e per una ragione nobile. Se infatti la Cappella Sistina - lo dicono dipendenti del Vaticano al Messaggero - non era mai stata affittata per un evento privato, papa Francesco ha deciso di essere il Pontefice della "prima volta" e di concederla alla Porsche, per organizzare un evento di beneficenza.
I pochi spettatori che ascolteranno la composizione sacra di Rossini lo faranno per permettere la raccolta di fondi che saranno destinati a senza tetto, ammalati e alle mense parrocchiali. Una scelta in linea con la visione di papa Francesco, secondo cui "i tesori del Vaticano devono essere utilizzati per fare del bene".
Sabato prossimo, alle 19.30, saranno soltanto 38 i fortunati che potranno entrare nella Sistina, per ascoltare il coro di Santa Cecilia diretto dal maestro Ciro Visco.
Due pianoforti armonium accompagneranno le voci, come nella partitura originale di Rossini.Grande assente allo storico concerto proprio papa Francesco. Il Pontefice, che pure era invitato, sarà impegnato con il Sinodo sulla famiglia e poi con la beatificazione di papa Paolo VI.
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