Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, è stato condannato a 20 anni per omicidio e distruzione di cadavere: è accusato di aver ucciso la moglie scomparsa nel nulla nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 dalla sua casa in via Dini a Gello, in provincia di Pisa. La sentenza, al termine del processo con rito abbreviato, è stata pronunciata al termine della camera di consiglio dal gup del Tribunale di Pisa, Elsa Iadaresta. La richiesta di condanna è stata formulata lo scorso 2 dicembre dal procuratore capo di Pisa, Alessandro Crini, al termine della requisitoria nel processo con rito abbreviato davanti al gup del tribunale pisano. All'udienza l'accusa era rappresentata anche dal pubblico ministero Aldo Mantovani che ha seguito tutta l'indagine del caso Ragusa.
Il processo con rito abbreviato è stato disposto lo scorso 18 novembre dal gup del Tribunale di Pisa, Elsa Iadaresta, nell'udienza preliminare bis del cosiddetto caso Ragusa. Il gup aveva ammesso la richiesta di rito abbreviato per Logli, presentata dai difensori dell'imputato, Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri. Logli era assente in quell'udienza. L'udienza dello scorso 18 novembre davanti al gup ha fatto seguito alla decisione della Cassazione dello scorso 17 marzo, quando ha annullato la sentenza di proscioglimento di Logli che era stata pronunciata dall'allora gup del Tribunale di Pisa, Giuseppe Laghezza, il 6 marzo 2015.
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