Il caso tessere gonfiate scatena la guerra nel Pd

Orlando attacca la gestione del partito: "È la prova che non c'è stata la rottamazione". Orfini: "I controlli funzionano"

Il caso tessere gonfiate scatena la guerra nel Pd

Il caso delle tessere gonfiate agita e non poco le acque del Pd. Un video pubblicato da Repubblica smaschera unapresunta compravendita di tessere dem. "Dovete portare tessera e codice fiscale, i 10 euro ve li danno loro", spiega una donna all'esterno della sede di un'associazione a chi chiede come ci si deve muovere per tesserarsi al Pd. Un'amica aggiunge: "I 10 euro ve li darà Michel all'interno, se la vede lui". Il "Michel" citato nel video sarebbe Michel Di Prisco, volto noto del Pd napoletano. Fin qui i fatti. Ma quanto mostrato dalla clip ha acceso e non poco lo scontro dentro il Pd anche in vista del Congresso.

In un'intervista al Corriere, Matteo Orfini prova a minimizzare: "I casi segnalati dai giornali sono emersi perché ci erano già arrivati, ci erano già stati riferiti: la macchina dei controlli del Pd aveva già funzionato, a Napoli e in altre città sono stati bloccati tesseramenti anomali. Ovviamente se tutto è come sembra dal video, quelle persone saranno deferite", spiega. Poi su presunti legami con la camorra da parte di alcuni iscritti, come sottolinea FanPage, afferma: "Non ci risulta- dice Orfini- In quel circolo era stata notata un’impennata del tesseramento, segnalata regolarmente alla federazione che aveva iniziato le verifiche".

Ma l'attacco più pesante invece arriva proprio dal ministro Andrea Orlando, che di fatto attacca senza mezzi termini la gestione del partito e la segreteria di Renzi sul caso proprio delle tessere gonfiate: "Il discorso della rottamazione delle classi dirigenti evidentemente non si e' realizzata. Sono sempre gli stessi che gestiscono il partito. Il punto è che piuttosto che rottamare, bisognerebbe far crescere una classe dirigente".

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