Il centrodestra compatto adesso irrita i vertici M5S

Malumori anche tra i vertici del M5S per l'incontro tra Salvini e Berlusconi: "Non daremo garanzie, il piano Crimi resta". E su Foa: "Il tempo scade"

Il centrodestra compatto adesso irrita i vertici M5S

Il centrodestra che si ricompatta non va giù ai Cinque Stelle. I malumori serpeggiano non solo tra i parlamentari, ma anche ai vertici del movimento.

A preoccupare però è soprattutto la vicenda Rai e l'eventuale accordo del centrodestra unito sul nome del presidente. Dall'entourage di Luigi Di Maio raccontano di un vicepremier fortemente irritato "per il fatto che si parli di garanzie a Berlusconi".

"Berlusconi non potrà mettere le mani sulla Rai in alcun modo", dicono fonti all'Adnkronos, "Salini lo abbiamo individuato noi del M5S proprio per questo: liberare la Rai da queste dinamiche''.

E, sottolineando che "il piano Crimi" sull'editoria va avanti, danno l'ultimatum ai partiti anche per decidere su Marcello Foa.

Mercoledì è prevista la riunione della vigilanza Rai che potrebbe confermare la sua nomina alla presidenza. "Su Foa il tempo scade questa settimana, non si accettano altre perdite di tempo", avvertono le fonti, "Se non si può mettere Foa, ce ne faremo una ragione".

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