La Chiesa di Bologna si è espressa sul caso di Casalecchio sul Reno, di cui abbiamo già parlato durante i giorni scorsi.
Dei bambini, stando alle notizie riportate, sarebbero stati "dipinti" in virtù di una festa organizzata per la sfilata sui diritti della comunità Lgbt svoltasi a Bologna. Durante la giornata precedente alla manifestazione, alcune operatrici di una cooperativa che gestisce un centro estivo hanno deciso di sostenere l'evento in un modo che la Curia bolognese ha definito "sconcertante". "La Chiesa di Bologna - si legge in una nota stampa riportata dalla Sir - ha appreso con sconcerto che al centro estivo di una scuola dell’infanzia di Casalecchio di Reno è stato presentato l’evento del Gay pride a bambini in una fascia di età delicata come quella prescolare". A finire nel "mirino" degli ecclesiastici del capoluogo emiliano - romagnolo , insomma, è proprio il fatto che un'iniziativa di quel tipo sia stata "presentata" a dei minori.
Un tema considerato "complesso", che dovrebbe "essere affrontato con maggiori cautele" e con - hanno specificato dalla Curia bolognese - "il coinvolgimento pieno delle famiglie, prime responsabili dell’educazione dei figli". Si presume, infatti, che i genitori dei bambini non fossero stati informati dell'attività che si sarebbe svolta all'interno del centro estivo. La cooperativa, secondo quanto si è appreso in queste ore, avrebbe comunque dato comunicazione della sua volontà d'indagare sugli eventi. Le presunte responsabili di quanto accaduto dovrebbero incontrare i vertici della coop durante la prossima settimana. "L’effetto di questa arbitraria iniziativa - prosegue nella nota la Curia bolognese - ha scatenato contrapposizioni e strumentalizzazioni che non giovano alla costruzione di un clima sereno di reciproca fiducia tra la scuola e i genitori". Tra gli intervenuti sul caso anche il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana, sempre più "paladino dei pro life", che ieri si è detto "allibito". L'esponente di Forza Italia Galeazzo Bignami, invece, porterà il caso Parlamento: pronte due distinte interrogazioni. Una al ministro dell'Istruzione e l'altra proprio a Fontana.
"Poiché siamo consapevoli della complessità del cammino di crescita dei nostri figli - conclude la Chiesa di
Bologna - questo ci sta a cuore. Tutto ciò può avvenire in una stretta alleanza educativa tra scuola e famiglia". L'ente che ha "permesso" che il Gay Pride fosse "spiegato" ai bambini si sarebbe già scusato per l'accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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