Ieri aveva conquistato le prime pagine dei giornali dopo che aveva fatto irruzione con le scarpe nella nuova moschea di Venezia, ricavata non si sa quanto regolarmente nei locali dell'ex chiesa di Santa Maria della Misericordia. Oggi ha sporto denuncia al prefetto per "violazioni costituzionali" ed impianto abusivo di un luogo di culto senza autorizzazioni.
Il professor Alessandro Tamborini, docente di Scienze religiose, non molla. Ritiene che lo spazio di preghiera per gli islamici installato nel padiglione islandese della Biennale rappresenti un sopruso intollerabile .
Raggiunto dal Giornale.it, spiega: "In visita alla moschea, sono stato accolto con intolleranza e disprezzo, perché non volevo adeguarmi alle loro imposizioni. L'ingresso senza scarpe era imposto perché si trattava di un luogo di preghiera islamica, in un luogo di culto installato senza nessuna autorizzazione".
Nessuna installazione artistica insomma, ma una vera e propria moschea: sia chiaro, tiene a spiegare il professore, "gli islamici non mi interessano, ma è storicamente ineludibile che la loro presenza porti divisione, devastazione e annullamento delle altre civiltà". Lui l'islam lo rispetta, ma non ha alcuna intenzione di sottostare alle "coercizioni" imposte in un luogo di culto aperto in una sede e con modalità "esecrabili".
Le autorità italiane, prosegue, "riflettono le prescrizioni del governo e dei partiti": la colpa sarebbe di una sinistra "che mira alla tutela dei clandestini, rom, abusivi, discriminando gli italiani". Ed è proprio per difendere gli italiani che Tamborini ha deciso di agire: quegli italiani che, secondo lui, sono gli unici chiamati a rispettare le regole, in un mondo a cui tutti gli altri è garantita un'anarchia benevola e favorevole.
Ma la polemica non finisce qui: nel mirino c'è anche il candidato sindaco del Pd, Felice Casson, che nelle scorse ore ha ricordato come gli islamici possano pregare dove meglio credono, "anche in piazza San Marco". I cristiani, si domanda retoricamente Tamborini, potrebbero forse mettersi a celebrare messa di fronte a un quadro della Vergine conservato in un museo?
Il battagliero professore non intende retrocedere di un passo.
Con la sua denuncia vuole provare il carattere abusivo della moschea sorta nel padiglione islandese ed è pronto a dare battaglia perché venga chiusa. Entro pochi giorni la questione dovrebbe essere chiarita - e la sorte della moschea improvvisata resa nota a tutti, islamici e non.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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