Due gay si baciano in pubblico, la polizia chiede i documenti: "Con i bambini meglio evitare"

A Pavia due studenti si lamentano: "Ci stavamo solo baciando, ci hanno detto di evitare perché potevano esserci bambini"

Omosessuali ad un gay pride
Omosessuali ad un gay pride

Due gay che si baciano in pubblico? "Favorite i documenti". Questa la risposta che due ragazzi omosessuali sostengono di essersi sentiti rivolgere da due agenti della Polfer mentre si stavano baciando in automobile sul piazzale della stazione di Pavia.

Inizialmente i due credevano di essere stati avvicinati dagli agenti perché in sosta sul posteggio riservato agli agenti della Polizia Ferroviaria, ma dopo aver chiarito l'equivoco, i ragazzi sostengono che i poliziotti avrebbero chiesto di "evitare" effusioni in un luogo pubblico, "dove ci potrebbero essere dei bambini".

Un'ammonizione che, unitamente al controllo della patente e dei documenti, proprio non è andata giù ai due giovani omosessuali. E che ha immediatamente scatenato una pletora di reazioni inferocite. A partire da quella del consigliere comunale M5S Giuseppe Polizzi, che ha chiesto scuse e spiegazioni, comunicando anche di aver domandato ai suoi colleghi di partito in Parlamento di formulare un'interrogazione al ministro Alfano.

In rivolta, racconta la Provincia Pavese, le associazioni omosessuali e gli sportelli antidiscriminazione.

"Non c'è posto in città per chi crede che un bacio possa offendere la sensibilità di qualcuno – dice Arcigay – Così come non c’è posto chi crede che l'omosessualità debba essere nascosta, anziché vissuta in modo pubblico"

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