Massimiliano Latorre festeggia un compleanno amaro. "È come se fossi scisso in due parti - dice il marò in un’intervista telefonica all’emittente tarantina Telerama - il corpo in Italia, a Taranto, il resto in India insieme al mio subalterno, amico e commilitone Salvatore Girone". Il militare fa sapere di non aver ricevuto messaggi dal presidente del Consiglio, della Regione, dai ministri degli Esteri e della Difesa o da qualche altro esponente delle istituzioni e del governo, Latorre risponde: "Al momento no. Ho ricevuto soltanto le telefonate dei vertici militari, tra cui l’ammiraglio Guerrisi". Alla domanda se alla luce di quanto successo avrebbe fatto oggi sulla petroliera Enrica Lexie le stesse cose che fece nel febbraio 2012, Latorre mette le mani avanti: "Mi permetta di ovviare a questa risposta". Non ha molta voglia di parlare. E si capisce bene il suo stato d'animo, dopo più di tre anni di "vita sospesa".
Alcuni politici hanno voluto far sentire la propria vicinanza al marò: "Oggi è il compleanno di Massimiliano Latorre - twitta il presidente della commissione Difesa della Camera, Elio Vito (FI) - un altro compleanno amaro, senza serenità, senza festeggiare... Auguri, Max".
E su Facebook Giorgia Meloni (presidente di Fratelli d'Italia), ricorda che "un altro compleanno trascorso nell’incertezza del futuro. Incertezza creata da un governo incapace di tutelare i propri soldati. Forza Massimiliano, l’Italia è con te. Auguri".
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