All'interno dei Sacri Palazzi non si fa altro che parlare di un probabile complotto ordito dai cardinali conservatori per eliminare Papa Francesco. Come riporta Dagospia, infatti, "i cardinali più conservatori, sono preoccupatissimi per la visione anti-capitalista che emerge anche dall’enciclica Laudato si’". Così, riporta sempre Dago, "si stanno saldando con i porporati più riformisti, indispettiti per gli stop and go di Francesco sulla famiglia e sulla morale cattolica in generale. Gli estremi si sono toccati e ora lavorano alacremente per far fuori il Papa".
Un fatto che ha alterato particolarmente gli equilibri in Vaticano è stato il coming out di monsignor Charamsa. Papa Francesco si è infuriato e ha interpretato questo fatto "come una manovra della lobby gay che opera in Vaticano per condizionare pesantemente il Sinodo della famiglia a cui teneva tantissimo. E per reazione, Francesco si è attestato sulle posizioni più conservatrici, che non a caso stanno prevalendo nei lavori dei vescovi".
I cardinali che non vogliono Francesco guardano "con interesse alle condizioni di salute di Joseph Ratzinger. Non che gli vogliano particolarmente bene. È che sanno che Bergoglio non si dimetterà mai finchè è vivo il predecessore: una Chiesa con tre Papi in vita farebbe ridere il pianeta".
Ma, quel che stupisce di più nell'articolo di Dagospia, è la conclusione, dedicata al coming out di Charamsa.
Dietro questo gesto, infatti, riporta il sito di Roberto D'Agostino, "ci sono anche i servizi segreti italiani. C'è infatti un alto papavero dei servizi, molto legato al Vaticano, che fa parte della lobby omo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.