La Corte Ue dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha rigettato il ricorso del governo italiano, sanzionato dalla stessa Cedu per aver condannato ingiustamente Bruno Contrada.
All'ex dirigente Sisde erano stati inflitti dieci anni di reclusione per concorso esterno alla mafia. Condanna dichiarata illegittima ad aprile dalla corte europea che gli aveva invece riconosciuto un risarcimento di 10mila euro per danni morali perché all'epoca dei fatti (1979-1988) il reato non era "sufficientemente chiaro". Invano quindi il ricorso presentato alla Grande Camera da parte del ministero della Giustizia italiano.
Soddisfatto Contrada per la "nuova decisione presa dalla grande Camera composta da diciassette giudici contro i sette del primo grado".
"Lo studio dell’avvocato Enrico Tagle si sta occupando della vicenda", ha detto l'ex numero tre del Sisde, "Ora la sentenza dev’essere recepita dalla giurisdizione italiana. Il ministero della Giustizia italiano ha presentato ricorso il 14 luglio scorso, l'ultimo giorno utile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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