Corpo murato a Senago, il mandante è l'ex amante

La donna, 64anni, avrebbe assunto un commando, per far uccidere l'uomo che l'aveva lasciata e derubata

Corpo murato a Senago, il mandante è l'ex amante

Erano state trovate in un pozzo artesiano di Villa degli Occhi, nel parco di Senago, durante dei lavori di ristrutturazione. Quelle ossa appartenevano a Astrit Lamaj, un cittadino albanese, scomparso nel gennaio 2013. Il suo corpo era stato scoperto solamente 6 anni dopo, a gennaio di quest'anno. Per quell'omicidio, ora, sono state fermate quattro persone, a Muggiò, Enna e Genova, individuate grazie a un'indagine dei carabinieri, iniziata dopo il ritrovamento del cadavere.

Tra loro, c'è anche il mandante dell'omicidio, una donna di 64 anni, siciliana ma residente a Genova, che con la vittima aveva avuto una relazione. E sarebbe proprio la vendetta per un amore finito, il movente dell'assassinio del giovane albanese."Non poteva accettare di essere stata lasciata e ha covato per un anno e oltre la vendetta", ha spiegato il procuratore capo di Monza, rendendo note le motivazioni dell'omicidio.

Sembra che l'uomo l'avesse lasciata e si fosse portato via alcuni gioielli preziosi, sottratti dal negozio della 64enne. Per consumare la vendetta, la donna ha aspettato oltre un anno, chiedendo il consenso del boss di Riesi, suo paese di origine, in provincia di Caltanissetta e arruolando un commando di 6 persone. Una volta progettato l'agguato, Astrit Lamaj fu attirato a Muggiò, con la scusa della vendita di una partita di droga. Ma, una volta arrivato, l'uomo venne accerchiato da più persone, picchiato, immobilizzato e infine soffocato con un nastro di nylon. Il corpo della vittima venne nascosto nella cavità di un pozzo della villa di Senago, alla cui ristrutturazione stavano lavorando alcuni dei killer. Sembra che gli esecutori dell'omicidio siano legati agli ambienti mafiosi, distaccati in Brianza, ma vicini, anche se non direttamente legati, a Cosa Nostra.

La donna, che da ormai 30 anni vive a Genova, ha agito con una freddezza sconcertante:"Nonostante conoscesse il fratello della vittima che non si era mai arreso alla scomparsa e continuava a cercare il congiunto non si è mai fatta sfuggire una parola". I quattro fermati sono accusati di omicidio e di occultamento di cadavere.

Sembra che questo non sia l'unico episodio di vendetta portato a termine dalla 64enne: nel 2010, la

donna aveva comandato di picchiare un ex, che l'aveva lasciata e derubata. In quel caso, il pestaggio, seppur brutale, non aveva raggiunto la spietatezza con cui è stata consumata la vendetta nei confronti di Astrit Lamaj.

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