Corruzione Gdf, indagato il generale Bardi. Manette a un colonnello

Inchiesta della procura di Napoli: soldi per evitare verifiche e accertamenti fiscali. Perquisito l'ufficio del comandante in seconda del corpo

Il generale di Corpo d'armata della Guardia di Finanza Vito Bardi
Il generale di Corpo d'armata della Guardia di Finanza Vito Bardi

Bufera sulla Guardia di finanza. Alcuni imprenditori napoletani avrebbero versato oltre un milione di euro, tra il 2006 ed il 2012, al commercialista Pietro De Riu, che secondo gli inquirenti faceva da tramite con il responsabile verifiche ed accertamenti del Comando provinciale Guardia di Finanza di Napoli, Fabio Massimo Mendella. Emerge dall’inchiesta della sezione "reati contro la Pubblica amministrazione" della Procura di Napoli, che ha portato all’arresto del colonnello Mendella, attuale comandante provinciale delle Fiamme gialle di Livorno e di De Riu. I pm Piscitelli e Woodcock hanno disposto anche una perquisizione nel comando generale della Guardia di finanza a Roma. A quanto si è appreso, risulta indagato il generale Vito Bardi per un’ipotesi di corruzione. La perquisizione nei confronti del generale Vito Bardi, che è il comandante in seconda della Guardia di Finanza, è avvenuta nella tarda mattinata e ha riguardato solo gli uffici dell’alto ufficiale nella sede del Comando generale della Gdf in viale XXI Aprile.

Le ipotesi di reato contestate nell'ordinanza riguardano la corresponsione - da parte di imprenditori - di somme di denaro, richieste e incassate dal notaio napoletano per conto di Mendella, per sé e per altre persone in corso di identificazione, per evitare verifiche e accertamenti fiscali nel periodo in cui Mendella era responsabile del settore nel comando provinciale di Napoli, per poi essere trasferito al comando provinciale di Roma. E con il trasferimento dell'ufficiale nella capitale, secondo le ipotesi investigative, sarebbe stata trasferita anche la sede della holding Gotha spa, oggetto di una verifica pilotata poi effettivamente svolta dal gruppo di sezioni coordinate dal colonnello Mendella.

Chi è Bardi

Generale di Corpo d'Armata, Vito Bardi è diventato comandante in seconda della Guardia di Finanza (in pratica, il numero due del Corpo) il 5 settembre 2013. Bardi è subentrato al Generale di Corpo d'Armata Emilio Spaziante che è andato in pensione ed è stato arrestato con l’accusa corruzione nell`ambito della maxi inchiesta sulle tangenti del Mose. Bardi, 63 anni, è originario di Potenza. Ha ricoperto, tra l’altro, l’incarico di comandante interregionale dell'Italia Meridionale.

Già indagato e archiviato

Nel 2011 Bardi era stato indagato con le accuse di favoreggiamento e rivelazione di segreto nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P4. L’anno successivo, tuttavia, la sua posizione fu archiviata dal gip su richiesta dello stesso pm Henry John Woodcock. Al centro dell’inchiesta era l’ex deputato del Pdl Alfonso Papa, per il quale ora è in corso il processo. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’ex parlamentare riceveva notizie coperte da segreto su indagini in corso e se ne serviva per ricattare alcuni imprenditori dai quali riceveva così denaro o altre utilità. Nell’inchiesta era coinvolto anche l’uomo d’affari Luigi Bisignani che ha patteggiato la pena.

Il sindaco di Livorno: vicenda si commenta da sola

"Nessun commento. Queste cose si commentano da sole. Sicuramente l’onestà tra di noi va molto di moda". Così il nuovo sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, ha commentato la notizia dell'arresto del colonnello Mendella a margine della cerimonia per il suo insediamento come primo cittadino della città labronica.

Sconcerto e incredulità tra i militari delle Fiamme gialle di Livorno. In pochi hanno voglia di parlare della vicenda. Mendella era arrivato al comando provinciale livornese neanche un anno fa, nel luglio del 2013, guadagnandosi la stima del personale.

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