Così la Rai ci educa all'accoglienza: islam e profughi per TeleBoldrini

La Rai da settembre ci propinerà fiction, miniserie e programmi dedicati ai musulmani e ai clandestini. Un modo per rispondere alle richieste della Boldrini

Così la Rai ci educa all'accoglienza: islam e profughi per TeleBoldrini

Laura Boldrini l'ha detto e ripetuto in tutte le salse: gli italiani devono essere educati all'accoglienza. E un ruolo fondamentale per raggiungere questo obiettivo non può che essere giocato dalla Rai.

La nuova Rai come TeleBoldrini

La Rai guidata dall'Ad Antonio Campo Dall'Orto e la presidente Monica Maggioni si è accodata alle "richieste" della Presidente della Camera presentando un documento alla commissione presieduta proprio dalla Boldrini. Da settembre gli italiani dovranno accollarsi una serie infinita di show, miniserie, fiction e programmi interamente dedicati a clandestini, islam, profughi e chi più ne ha più ne metta.

Vediamo quali saranno. Su Rai Uno, scrive Libero, la farà da padrone il tema del contrasto all'intolleranza, qualunque essa sia: razza, sesso, inclinazioni sessuali ecc. Sempre sul primo canale, poi andrà in onda la fiction "Lampedusa", che racconterà le storie dei soccorritori dei barconi che sbarcano sull'isola italiana. Nel 2017, primavera, Beppe Fiorello ci allieterà la serata con una minserie dal nome "Chiedilo al mare". Il tema è sempre quello: gli sbarchi. Giusto per non perdere il vizio.

Passiamo a Rai 3. Anche qui le storie dei clandestini verranno raccontate nel programma "Radici", realizzato grazie all'aiuto del Viminale e che dovrebbe spiegare agli italiani come vivono e lavorano gli stranieri regolari. Come se già non li vedessero al loro fianco nei cantieri e negli uffici. Se il 3 ottobre non sapete che fare, poi, sedetevi sul divano e guardate "Fuocoammare", uno show in onda nel giorno dell'anniversario di una delle più grandi tragedie nel mare. Non poteva di certo mancare una raffica di programmi educativi sull'islam e su quanto siano buoni i musulmani. Oltre a Gad Lerner con il suo "Islam-Italia", il 13 novembre tutti gli italiani potranno rilassarsi di fronte alla serie "Islam", un reportage sulla vita delle "donne e uomini musulmani, - scrive Libero - imam, jihadisti, portavoci delle comunità immigrate e volontari dell'accoglienza". Così nessuno penserà più alle vittime di Dacca e degli altri attentati terroristici. E ci convinceremo che tutto l'islam è buono. Amen.

La ciliegina sulla torta del politicamente corretto, poi, sarà fornita da Rai2, che

si concentrerà sulle unioni gay con un bel docu-reality dal nome "Adesso sì". Che deve essere la stessa espressione usata dalla Boldrini quando ha visto il documento di viale Mazzini: "Adesso si che questa è TeleBoldrini".

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