Firenze è invasa da centinaia di immigrati, che hanno occupato intere zone della città e messo in piedi vere e proprie piazze di spaccio. Le opposizioni attaccano il Comune a guida Dem, e lo accusano di non aver preso le adeguate contromisure per contrastare un fenomeno ormai fuori controllo. Federico Bussolin, consigliere della Lega a Palazzo Vecchio, non usa mezzi termini: “L’attenzione sull’emergenza spaccio nel capoluogo toscano è scoppiata nelle ultime settimane, ma il problema è all’ordine del giorno da tempo. E purtroppo il Comune di Firenze continua a non porre in atto nessuna misura repressiva né soluzioni valide in consiglio comunale”.
Le forze dell’ordine sono inermi. Anzi, non sono tutelate a sufficienza dalla legge e vengono continuamente beffate dai pusher. Gli spacciatori, poi, approfittano dell’eccessivo lassismo dell’amministrazione locale per intavolare i propri business illegali in mezzo ai turisti increduli. Alessandro Draghi, consigliere comunale fiorentino di Fratelli d’Italia, rincara la dose: “La buonista Firenze, paladina dei salotti radical chic frequentati da un certo tipo di intellighenzia di sinistra, pensa che tutto vada bene e che tutto si risolva facendo appello all’accoglienza e all’integrazione”. Un’integrazione evidentemente non controllata a dovere.
Per la destra Toscana le soluzioni ci sarebbero anche, ma il problema si presenta perché c’è chi non vuole metterle in pratica. Lo stesso Bussolin, ad esempio, cita la reintroduzione del provvedimento “zone rosse”: “Se in certe aree vieni identificato, e nel tuo curriculum hai dei precedenti per spaccio di droga, le autorità sono tenute ad allontanarti da lì. Stiamo parlando di un provvedimento concreto, previsto nel decreto Minniti sulla sicurezza e decoro urbano”. E una delle zone più calde, dedite allo spaccio, è sicuramente quella circondata dal Parco delle Cascine. I fiorentini lo hanno capito e sono rassegnati. Sanno che dopo una certa ora, questo, non è un luogo adatto per bambini e famiglie.
Degrado, aggressioni agli agenti, rischi per i cittadini. Eppure il sindaco di Firenze, Dario Nardella, si è sempre opposto alla dotazione del taser per la Polizia Municipale, una delle possibili contromisure che potrebbero essere adottate. Anche se il sindacato di polizia è di tutt’altro parere: “È l’unico metodo sicuro sia per noi che per la persona che fermiamo. Possiamo agire con il taser a sette metri di distanza in una condizione di sicurezza. Con appositi protocolli operativi possiamo isolare la zona, quindi avvisare la stessa persona che andiamo ad arrestare. Di solito, in quel caso, le persone desistono ancor prima dell’uso del taser”.
Nel frattempo, dopo i nostri primi servizi sulla compravendita di droga in zona stazione Santa Maria Novella, le forze dell’ordine hanno effettuato un maxi blitz proprio in Piazza della Stazione. L’operazione ha portato alla denuncia di otto persone, tutte straniere, tra cui uno per spaccio di eroina, sei per violazione di norme sull’immigrazione e uno per guida in stato di ebbrezza.
Sono inoltre stati segnalati alla prefettura sei assuntori di sostanze stupefacenti, trovati tra l’altro in possesso di 5 grammi di cocaina, 6 di marijuana e 0,4 di eroina. Sempre in piazza della stazione è stato poi arrestato un uomo di 40 anni: stava spacciando hashish.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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