«Così la webfarmacia sarà come quella vera»

Dall'Europa via libera alla vendita dei farmaci on-line: «Ma attenzione ai pericoli della rete: ecco come regolarsi»

«Così la webfarmacia sarà come quella vera»

Aspirine e paracetamolo, ma anche antinfiammatori e rimedi per l'influenza da quest'anno si potranno acquistare online. E così tutti i farmaci disponibili senza ricetta. La nuova norma della comunità europea è già stata deliberata, manca solo la data. Attenzione però: soltanto farmacie e parafarmacie potranno debuttare sul web con le medicine. La sicurezza del cliente, innanzitutto. La rete è troppo vasta e il mercato della contraffazione possiede le astuzie per mimetizzarsi. «Per questo solo farmacie e parafarmacie avranno un bollino di riconoscimento concesso dal ministero, una sorta di “patente“ che certifica il sito di vendite» spiega il dottor Riccardo Ludergnani, titolare della farmacia San Lorenzo a Montese, vicino a Modena.

Ludergnani ha aperto da sette anni il sito Farmabuy. È quindi già pronto ad adeguarsi alla normativa che verrà. «Fino a questo momento i farmacisti del web possono vendere solo integratori. E così abbiamo fatto noi per sette anni. Internet è un canale pensato proprio per i consumatori, è semplice e diretto: il cliente si aspetta anche di risparmiare, per questo è più facile trovare più offerte online che in farmacia».

Così dalla poltrona o dalla scrivania partono gli ordini di vitamine, sciroppi e spray. Ma anche di creme di bellezza, per il viso e per il corpo. Funziona? «Sappiamo tutti che il mercato delle vendite on-line su Internet cresce a doppia cifra, al momento si aggira sui 13 miliardi in Italia mentre in Inghilterra supera i 100 miliardi. Siamo anche convinti che l'area della salute-benessere si conquisterà una bella fetta». Chi compra di più? «Può sembrare strano, ma gli abituè degli acquisti online sono gli uomini. Nel mio caso di età compresa fra i 25 ai 45 anni. Il compratore è molto cambiato negli anni, non si accontenta più del “sentito dire”, è preparato e approfondisce». Ma c'è la possibilità di chiedere consigli? «Certo che sì. Quello di informare e consigliare è il compito del farmacista. Nel mio sito compare il telefono e il mio account skype, fra i miei progetti c'è proprio quello di potenziare il canale di assistenza al cliente. Sono convinto del binomio vincente dato dalla forza del web - che consente all'acquirente di avere una vetrina a disposizione senza doversi spostare e senza limiti di orari – e, dall'altro, dalla certezza di trovare risposta alle proprie domande».

Dai gel di arnica per le fratture al multivitaminico, dai fermenti lattici al mirtillo rosso per contrastare le infezioni delle vie urinarie, dai prodotti per la tosse (al momento solo quelli registrati come integratori) agli olii di bellezza, creme e trucchi. La pagina di Farmabuy scorre con i prezzi in evidenza, le immagini e le offerte. È facile immaginare che quando la delibera europea entrerà in vigore a pieno regime saranno molti di più gli estimatori della tele-medicina. Se è vero che chi soffre di una malattia cronica e ha bisogno di medicine con ricetta continuerà a rivolgersi in farmacia, è anche vero che chi sta bene non ha bisogno di andarci.

«Sono convinto che questo sistema si diffonderà ampiamente – rivela Ludergnani – perché consente di risparmiare e di soddisfare le richieste di chi, sempre più oggi, sceglie di

fare prevenzione. C'è poi da ricordare che il farmacista è in grado di intercettare i bisogni, di indirizzare un malato che non sa di essere tale dal medico perché insieme a lui ha approfondito il significato di un sintomo».

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