Non esistono legami tra i danni causati dal terremoto che ha scosso Ischia e l'abusivismo edilizio. A sostenerlo, in una nota congiunta, i sei sindaci dell'isola che "deplorano le notizie false relative a presunti danni e crolli in tutta l'isola e alle inesistenti connessioni tra l'evento sismico e i fenomeni legati all' abusivismo edilizio". I sindaci hanno sottolineato che i crolli hanno interessato "per lo più strutture antiche tra le quali una chiesa già distrutta dal terremoto del 1883 e poi riedificata". Ma alle parole dei sindaci risponde Legambiente che punta il dito proprio contro l'amministrazione locale: "Ischia è da sempre simbolo di abusivismo edilizio, di cementificazione disordinata e di impunità. Davanti a questa ennesima tragedia speriamo che chi in queste settimane sta cavalcando il tema dell'abusivismo di necessità, per ricercare consenso elettorale, si fermi".
In Campania, aggiunge l'associazione ambientalista, "una legge regionale battezza di fatto l' abusivismo di Stato; in Sicilia il Sindaco di Licata viene defenestrato perché combatte il cemento illegale; in Sardegna la legge in discussione cerca di riaprire la cementificazione lungo le coste; nelle Marche la giunta regionale approva in tutta fretta una legge per snellire le procedure della ricostruzione
passando sopra a regole e piani. Non è così che si guida un Paese e si fanno gli interessi dei cittadini. In un paese civile e democratico l'illegalità si combatte e non può essere autorizzata o giustificata dalla politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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