Picchiata, vittima di stupro, poi trovata in un corridoio mezza nuda e sanguinante. È questa la scena che si è presentata davanti alla donna delle pulizie che ha trovato la 21enne francese Laura Prioul in un hotel parigino, vittima delle violenze di un noto cantante marocchino, Saad Lamajarred.
Molto popolare nel maghreb e figlio di una famigli di spicco, la pop star era stata arrestata a inizio novembre proprio per le accuse di stupro. Salvo poi ricevere l'aiuto di re Mohammed VI, che aveva assoldato un noto avvocato per difenderlo e assicurare la sua assoluzione.
Un'altra storia di violenze con al centro un nome noto del mondo dello spettacolo - pure se più famoso tra le folle arabe che da noi -, ma una storia che si sta dipanando in modo ben diverso dalle altre. È un articolo del New York Times a ricostruire infatti il calvario a cui la Prioul è andata incontro dopo la denuncia.
Presa di mira sui social, con il timore di essere aggredita per strada, la giovane francese è diventata il bersaglio di decine di minacce di chi le promette di tutto, morte compresa. "Pagherai per questo, morirai". "Stiamo per uccidere tua madre davanti ai tuoi occhi". Sono di questo tenere le frasi indirizzate alla 21enne, due volte vittima.
"Non accetterò mai
i soldi per ritirare la denuncia - assicura però lei in lacrime, in un video pubblicato online, spiegando che le minacce non l'avrebbero fermata -. Voglio che quella persona finisca dietro le sbarre".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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