Pakistan, orrore per una 18enne cristiana: obbligata a convertirsi all'islam

In Pakistan le donne cristiane non sono tutelate dalla legge. Gli uomini musulmani possono liberamente stuprarle e cercare di convertirle all'islam. La polizia e i magistrati offrono scorciatoie per bypassare la legge

Pakistan, orrore per una 18enne cristiana: obbligata a convertirsi all'islam

Diciottenne cristiana rapita e obbligata a convertirsi all'islam. In Pakistan le donne cristiane sono vulnerabili: non sono protette dalla legge.

Era in casa da sola, quando un musulmano con l'aiuto di alcuni complici si è intrufulato nella sua abitazione. I genitori hanno subito depositato denuncia contro i rapitori e hanno contattato l’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill.

L'avvocato, esperto in materia, ha deciso di fornire alla famiglia assistenza legale gratuita. "Data l’esperienza di un certo numero di questi casi - ha spiegato Sardar Mushtaq Gill a Fides - posso dire che spesso i sequestratori prendono le ragazze cristiane a scopo di matrimonio e conversione all'Islam in modo forzato".

L'avvocato aggiunge anche che dopo il rapimento, "gli autori dei sequestri godono di impunità perché non esiste una normativa in materia di conversione forzata”.

Anzi sono i magistrati e la polizia ad offrire un escamotage agli aguzzini che presentando la contro-denuncia possono dichiarare: "La donna ha compiuto una scelta volontaria".

Le giovani ragazze stuprate e umiliate non hanno la forza di sostenere un confronto simile e nella maggior parte dei casi depongono a favore dei rapitori. Il caso è così risolto.

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