
In questi giorni trovo su gran parte della stampa italiana una serie di rappresentazioni caricaturali della condizione di Forza Italia. Mi ero imposto di non replicare: è dal 1994 che sento profetizzare la fine del movimento che ho fondato e del mio ruolo nella politica italiana. Queste profezie ci hanno sempre portato fortuna: ogni volta che sono state formulate, le nostre vittorie le hanno smentite. In realtà queste discussioni appartengono a quel «teatrino della politica» che io non ho mai amato e del quale gli italiani dimostrano ogni giorno di essere nauseati (basta guardare i dati sull'astensionismo): agli elettori interessa sapere cosa intendiamo fare per le nostre città e per l'Italia, e se siamo credibili nelle cose che promettiamo.
Per questo penso che gli italiani abbiano il diritto di sapere come stanno le cose: altrimenti una rappresentazione distorta della realtà, a furia di essere ripetuta, può diventare credibile. Abbiamo voluto la candidatura di Guido Bertolaso a Sindaco di Roma per una ragione molto semplice: siamo convinti che Guido sia un uomo del fare e possa essere il migliore sindaco per Roma. A noi interessa offrire ai romani, come ai cittadini di ogni città in cui si vota, il miglior sindaco possibile in grado di risolvere i problemi delle singole città, e quelli di Roma sono così gravi da far tremare chiunque.
Tutto il resto, gli equilibri del centro-destra, la corsa a una leadership che non è affatto all'ordine del giorno, l'obiettivo di battere Renzi, vengono dopo, molto dopo. Tuttavia, poiché il «futuro del centro-destra» è un tema che appassiona molti commentatori più dei reali problemi delle nostre città, non mi sottraggo a parlare anche di questo. Anzitutto una questione semantica: noi non siamo «la destra». Per quel che valgono queste categorie, Forza Italia è un partito moderato, alternativo alla sinistra e alleato con la destra, come lo sono le forze politiche del Ppe più o meno in tutt'Europa. Un movimento liberale, cattolico, riformatore, che è diverso dalle rispettabilissime culture della destra. Con la destra siamo alleati da 20 anni, abbiamo governato insieme e sono certo che governeremo insieme anche in futuro. Ma il centro-destra ha vinto, è stato la maggioranza in Italia, quando ha saputo parlare con il nostro linguaggio agli italiani che cercano soluzioni e che chiedono la massima professionalità ai politici.
Se oggi il centro-destra non è forte come in passato, è perché una parte di questi italiani, per diverse ragioni delusi o sfiduciati, si sono ritirati nell'astensionismo. Per quali motivi? Non bastano certo le righe di un articolo ad analizzarli: certo per il fatto che al leader del centro-destra è stata interdetta l'agibilità politica usando una sentenza più che ingiusta e non gli strumenti della democrazia, il fatto che siamo governati da molti anni da maggioranze parlamentari e da governi diversi da quelli scelti dagli elettori, ma anche non me lo nascondo certo il fatto che, pur avendo ben governato e difeso con efficacia l'Italia di fronte alla peggior crisi economica del dopoguerra, non siamo riusciti a completare quella rivoluzione liberale che era nei nostri progetti dal 1994.
Perché non ci siamo riusciti? Per diverse ragioni, dalla vischiosità del sistema istituzionale, che ha frenato qualsiasi tentativo di riforma, all'atteggiamento di alcuni ex alleati che facevano solo finta di volere il cambiamento, dalla politica del tanto peggio tanto meglio dell'opposizione di sinistra, alla inimicizia di ben noti vertici istituzionali, dalla guerra che ci ha portato certa magistratura, alla ostilità dei cosiddetti giornaloni. Forza Italia, pur dovendo difendere il Paese dagli eredi del Pci, non è nata «contro»: è nata per trasformare l'Italia in senso liberale, moderno, occidentale. È quello che intendiamo fare ancora. Non abbiamo affatto smesso di credere nella «rivoluzione liberale». Oggi, nel 2016, due dati di fatto sono evidenti: che non esiste nessun centro-destra possibile senza di noi (se non un'opposizione di pura testimonianza e senza prospettive), e che per vincere dobbiamo ritrovare quei voti moderati che abbiamo smarrito. Questa è la missione di Forza Italia che alcuni commentatori amano definire «al tramonto». Li invito volentieri a partecipare ad una qualsiasi nostra assemblea, ad un incontro di nostri militanti, ad un'iniziativa pubblica di Forza Italia: vedranno una forza tesa a costruire il futuro, con entusiasmo e con impegno, altro che «fine corsa». Certo, a volte emergono opinioni diverse fra noi, come è normale che avvenga in un grande partito liberale e democratico. Per molto tempo, i giornali si sono sbizzarriti a dipingere Forza Italia come un «partito di plastica», un «partito-azienda», un «partito-caserma».
Ora ci criticano per la ragione opposta. La verità è che siamo persone libere, abituate a discutere e poi a trovare una sintesi. Sintesi della quale il Presidente di Forza Italia è sempre stato ed è ancora l'unico responsabile e l'unico garante.
Una forza liberale dovrebbe invece avere quale primo obiettivo quello di abbattere un regime totalitario quale quello di Renzi e dei sinistrati, posto che, come dice il Cav. "siamo governati da molti anni da maggioranze parlamentari e da governi diversi da quelli scelti dagli elettori".
Spero pubblichiate...
"noi non siamo «la destra».
Tradotto, noi siamo il PARTITO DELLA NAZIONE..cioè alleati del buffone PD, di Angelino Al-fano, di Casini e Buttiglione, manca solo Demita e la DC è fatta.
"il centro-destra non è forte come in passato...Per quali motivi?"
Non offendiamo l'intelligenza. Lei ha fallito su tutta la linea e non ci sono più scuse. Gli italiani l'hanno capito e non votano più i partiti, tutto qua! Aspettatevi il tracollo, altro che moderati e buffonate varie.
La tua politica liberista, "milioni ti hanno creduto" compreso io,
hanno prodotto- Alfano - Verdini - Fini e altri 100 individui che in questo preciso momento sono i più disonorevoli personaggi anti liberismo, e di tutto questo il responsabile è la tua "idea liberista". MA CHI TI CREDE PIÙ????????????
Non discuto l'evidente attacco della magistratura dev**t* lei comunque ha fallito completamente e si e' dimostrato un bugiardo seriale.Adesso invece che raggiungere la saggezza e' tornato all'adolescenza senza la lucidita' le auguro di ritirarsi e godersi i soldi che ha guadagnato in un'isola felice vivendo come preferisce, Pero' faccia il piacere si levi di torno ha gia' fatto abbastanza danni alla culturale liberale liberista e libertaria italiana che lei solo nominandola e tradendola con continuita' ha praticamente ucciso.
di speranza di rinnovamento , sono rimasti delusi (inutile elencare i motivi molteplici e vari) ed hanno reagito con l'abbandonare le urne.
molti hanno votato per il M5S visto come unico oppositore valido,dopo
le defezioni ed i tradimenti susseguitisi in forza italia.
Berlusconi resta una personalità sempre amata dalla destra, messa
fuori causa da vicende anche dipendenti dalla sua volontà, pertanto non più affidabile per il futuro della destra e del paese:il suo partito
va verso la dissolvenza,ormai tutti buoi o quasi sono scappati dal recinto.Oggi il futuro della destra sta in un asse lega/M5S.
ora basta !ora il mio voto andrà a Salvini almeno dice quello che penso !!
Aveva promesso che avrebbe "cambiato l'Italia" invece il suo problema è che non è capace di nessun decisionismo,
in quanto non è assolutamente in grado di "alzare la testa".
Esempio: per fare la Riforma della Giustizia avrebbe avuto bisogno anche del consenso dei magistrati, non avendolo non poteva esporsi neanche con la maggioranza bulgara di cui disponeva nel 2008, perchè "sotto ricatto". In queste condizioni non è possibile riformare nessun tipo di sistema, perchè è proprio il personaggio ad essere sbagliato. Berlusconi è così diventato il simbolo dell'inefficienza e della sconfitta. Ma com'è che ha ancora il coraggio di presentarsi in giro? (terzo invio)
legge (ordinaria) che recitasse più o meno: "da ora in poi le indagini verranno condotte dalla Polizia Giudiziaria e non dai
Giudici i quali si occuperanno solo dei processi",problema risolto. Per non parlare di tutte la questioni di cui annosamente ci si lamenta su questo Giornale cito quelche esempio: la revisione dei reati di omissione ed abuso di atti di ufficio (che servono a incastrare per una qualsivoglia fregnaccia inventata),la revisione del reato di diffamazione, l'estensione delle pene maggiori anche per i delinquenti minorenni, l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti, l'estensione del gratuito patrocinio per i poliziotti indagati, il divieto non delle intercettazioni ma della pubblicazione delle intercettazioni. Cosa abbiamo visto invece? Nulla impastato col Niente.
Poi quando a furia di curare i suoi affari e di CONCEDERE all'opposizione, lo hanno BUTTATO FUORI, lei è andato con la scusa della RESPONSABILITA CONSAPEVOLE ad APPOGGIARE l'USURPATORE e NON contento ha voluto fare anche il NAZARENO, ed ecco ora come siamo (siete) ridotti in Italia. Con la DISOCCUPAZIONE piu alta d'Europa, le aziende CHIUSE o DELOCALIZATE ed il S/governo che per trovare i soldi per mantenere tutte le risorse che continua a IMPORTARE "ruba" soldi ai pensionati.
Se vedum.
Per fare politica bisogna parlare di "politica"... Non di "moderatti"!
Tu vuoi i "moderatti"... Che nella loro "moderazione" ti lasciano ancora fare a ttè! Invece di mandarti affancul'!! Come abbiamo già fatto...
Siamo in guerra? Lo ha capito anche il Papa????? Patria, nemico, invasione, gravissimo pericolo????
Ma con quale logica e a quali riferimenti fai questo minestrone tanto tremebondo, allucinante e catastrofico?? Il resto lo trascuro, fai ridere per come ti sei sottomesso al populismo infantile.
Infatti, è più che evidente che non stai bene. Le tue stralunate affermazioni ne sono la prova e, come tutti poverini che con molta superficialità dividono il mondo in due e anche come tutti quelli che messi alle strette, cercano scampo nella facile modesta scappatoia degli insulti.
Se non ti fosse chiaro, trascurando la pazzia che tu riesci di vedere in una semplice richiesta di chiarimento,anche se un pizzico polemica, per me essere etichettato comunista è un insulto alla pari di essere definito fascista. Ma capirai? Difficile!