Un maxi blitz dei carabinieri in un campo rom di strada Aeroporto a Torino si è concluso con 14 misure cautelari, 15 denunce e 200mila euro di refurtiva recuperata dall’Arma.
La linea dura del Viminale contro l’illegalità esiste davvero e dà i suoi frutti. La retata dei militari, per mettere fine ai roghi tossici, a furti e ricettazioni, è partita all’alba di martedì, vedendo impiegati circa un centinaio di uomini, ancora impegnati a perquisire l’area e le baracche dei nomadi che ci vivono.
Rom in arresto
Come riporta Il Secolo d’Italia, la vasta operazione dei carabinieri è stata organizzata e condotta in cooperazione del Reggimento Piemonte e del personale del Nucleo Elicotteri. E come già anticipato, le forze dell’ordine hanno eseguito 14 misure cautelari, tra cui tre custodie cautelari in carcere, 9 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, 2 misure del divieto di dimora, e 15 denunce a piede libero nei confronti di altrettanti rom, disposte dall’autorità giudiziaria nell’ambito di una indagine su reati gravi in materia ambientale, oltre che tutta una serie di delitti contro il patrimonio: tutti Fatti accertati dal luglio 2017 al marzo 2018.
608px;">L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, è stata avviata e sviluppata dai carabinieri della Stazione di Leini. Infine, durante l’indagine sono stati eseguiti 6 fermi per ricettazione e recuperata refurtiva per un valore di circa 200mila euro.
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