Un'anziana signora di Mestre viene ricoverata in ospedale per una frattura. Sta via di casa solo pochi giorni, ma nel frattempo l'abitazione viene occupata da una famiglia di nomadi.
La donna, di 93 anni, vive da sola al piano rialzato in una casa dell'Ater (l'azienda di case popolari di Mestre, ndr) per cui paga regolarmente l'affitto. Mentre era assente da casa per sottoporsi alle cure mediche, però, la figlia ha ricevuto una telefonata dalla vicina di casa: alcune persone erano state viste forzare la portafinestra del terrazzino ed introdursi nell'appartamento.
Giunta sul posto, la figlia dell'anziana non riusciva a credere ai propri occhi: "In terrazzino che fumava una sigaretta c’era una donna in avanzato stato di gravidanza e un bambino", spiega la donna al Gazzettino. Anche di fronte agli uomini delle forze dell'ordine la nomade però ha dichiarato di non avere intenzione di andarsene, sostenendo che, in quanto incinta, nessuno avrebbe potuto toccarla e che le serviva comunque una casa per crescere i due figli.
Dopo aver ascoltato la versione dei vicini, che hanno raccontato come a forzare l'appartamento fosse stato un uomo poi dileguatosi, i poliziotti hanno tentato con ogni mezzo di convincere la nomade ad allontanarsi.
Quest'ultima però ha cambiato idea solo quando è scoppiata una rivolta tra gli inquilini della palazzina e ha accettato di allontanarsi dopo una lunga trattativa con gli agenti: quella di ieri è già la terza occupazione di appartamenti in pochi giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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