Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha presieduto il Comitato dell'Ordine e sicurezza a Fermo, dopo il grave episodio di cronaca con la morte del nigeriano Emmanuel Chidi Namdi, ucciso per mano di un ultrà della squadra locale. "Una drammatica storia di libertà è finita male".
"Stiamo qui in un giorno molto triste per la comunità di Fermo - aggiunge - Ed è un giorno in cui noi, come governo, vogliamo segnare il confine invalicabile che c'è tra coloro che mettono il contrasto al razzismo e alla violenza razziale, tra questi valori che sono imprescindibili per una comunità nazionale, e coloro i quali sul tema del razzismo e dell'antirazzismo talvolta si distraggono".
La lotta a razzismo e pregiudizio, prosegue Alfano, è uno dei valori "imprescindibili per una comunità nazionale", e va sottolineato anche a "coloro che sul tema di razzismo e antirazzismo talvolta si distraggono": ci sono da parte di molti "troppe tentazioni di seminare odio contro gli immigrati in arrivo o di chi sfugge dalle guerre. Abbiamo voluto dare un segno chiaro per scongiurare ogni ipotesi di contagio, sappiamo che seminando odio si può raccogliere sangue.
Il germe del razzismo va stroncato prima che semini il proprio frutto avvelenato. Per questo siamo qui. Il senso di una comunità nazionale che si unisce per la cosa più importante, sostenere la libertà, la vita e l’antirazzismo".
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