"Oltre al danno, anche la beffa". Liquida così Gianfranco Fini il caso della polizze vita intestate alle figlie per un totale di un milione di euro sequestrate ieri dalla Guardia di Finanza nell'inchiesta sul riciclaggio che coinvolge Francesco Corallo e il "clan" Tulliani.
A provare a contattare l'ex presidente della Camera è il Corriere. "La ringrazio ma non rilascio interviste", cerca di svicolare Fini quando la giornalista lo contatta, "Però... La prego di leggere la nota inviata dai miei legali".
In effetti gli avvocati di Fini sottolineano che il sequestro è avvenuto "sulla base dell'incapienza del patrimonio che doveva essere oggetto di sequestro nei confronti di Giancarlo Tulliani".
Cioè che il cognato di Fini (a cui sono stati sequestrati beni per 7 milioni di euro a febbraio) non ha abbastanza soldi per coprire la somma che i magistrati hanno chiesto di sequestrare."Ecco, appunto", conclude Fini, "Se la motivazione del provvedimento è l'incapienza dei Tulliani, lei capisce? Lei ride. Ma io non ci trovo niente da ridere. Oltre al danno anche la beffa".
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