Come sarebbe l'Arena di Verona se fosse chiusa? Il sindaco della città, Flavio Tosi, la domanda se la sta ponendo. Perché quest'estate la stagione operistica è stata un po' sottotono, e il demerito non è certo da attribuire al programma, ma piuttosto al cattivo tempo, che in diverse occasioni ha impedito di mettere in scena spettacoli o di portarli a termine.
Secondo quanto scriveva ieri il quotidiano veronese (L'Arena, per l'appunto), Tosi sta valutando il progetto di un "coperchio" per l'anfiteatro. Una proposta che non è neppure nuovissima e di cui avrebbe già parlato con il ministro per i Beni Culturali, Massimo Bray, per convincerlo che è una necessità reale, per quanto sembri poco realizzabile.
I problemi di un'Arena aperta, in stagioni dal clima poco favorevole, sono evidenti. Secondo Francesco Girondini, della Fondazione lirica, almeno la metà delle venticinque serate del festival sono state rovinate dalla pioggia. E il botteghino ne soffre, tanto che si parla di vendite di giornata "sotto del 50%".
Conti a parte, il sindaco Tosi, che ha in mente una copertura "staccata, di qualità", che quindi non intaccherebbe la struttura, punta
anche a risolvere un altro problema. Un tetto aiuterebbe a mantenere in buona salute una struttura del primo secolo d.C., sopravvissuta fino a oggi ma che teme la pioggia, che penetrando tra le pietre arriva fino al suolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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