Sabato sera al parco Ravizza di Milano era tutto pronto. Tra salamelle, birre e deejay non mancava proprio nulla. Ma a partecipare alla arrabbiatissima No Salvini Night non è stato praticamente nessuno.
"Contro il governo della repressione ci riprendiamo i parchi e le piazze. Il 29 Parco Ravizza prenderà vita con una serata gratuita autogestita dagli studenti per gli studenti", si leggeva nel volantino della serata (non autorizzata) organizzata da Casc Lambrate (Coordinamento Autonomo Studenti e Collettivi di Lambrate).
Il gruppo ha postato qualche ora prima dell'inizio dell'evento alcune foto su Facebook. "I collettivi del Casc Lambrate stanno allestendo la vostra festa", si legge nel post entusiasta.
Verso le 22 e 30, però, il flusso di gente sul posto era pari a quello delle 19. Alla festa contro Salvini, praticamente, c'erano solo gli organizzatori. Qualche curioso si è affacciato sentendo la musica arrivare dal parco. E si è presto dileguato.
Insomma, doveva essere l'ennesima manifestazione contro il ministro dell'Interno e proprio a pochi giorni dall'approvazione del dl immigrazione, ma è stato solo un grosso flop.
Ultimamente, comunque, se ne vedono di tutti colori. Solo qualche giorno fa, a Bolgona, il Cua-Collettivo universitario autonomo ha affisso degli striscioni giusto un filo diretti.
In uno si leggeva "Salvini, Bologna ti odia! No al razzismo", mentre un altro manifesto presentava il volto del ministro dell'Interno al centro di un mirino con la scritta "Assassino. Prendilo di mira".E dire che stiamo parlando di un componente del governo della Repubblica italiana. Non male, in fondo. Poi si sentono pure "buonisti".
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