(Milano) Il degrado nell'ex scuola di Via Zama va avanti. E il Comune targato Pd, nonostante il passare dei mesi (anzi anni) e le mille segnalazioni, continua a tollerare questo buco nero d'illegalità. Siamo tornati nell'edificio di proprietà pubblica all'angolo con via Antonio Berlese a distanza di sei mesi e la situazione è addirittura peggiorata. L'amministrazione non ha ancora fatto nulla per la messa in sicurezza dell'edificio. Figurarsi invece lo sgombero. Per i residenti esasperati, anche quello sembra essere un traguardo che manco all'orizzonte lo si riesce a intravedere. (GUARDA IL VIDEO)
All'interno dell'ex scuola a tre piani, le condizioni igienico-sanitarie sono oltre ogni immaginazione umana. Alcuni corridoi sono stati trasformati in veri e propri cacatoi e infatti l'aria è irrespirabile per la puzza di feci e urina. Intanto, gli abusivi continuano ad aumentare e ora dormono persino sui pianerottoli, in mezzo a topi e montagne di spazzatura. In prevalenza si tratta di nordafricani e quasi tutti sono clandestini. "Avete i documenti?", chiediamo. "No, nessun documento", ci rispondono tre marocchini che incontriamo. Stesso discorso per un rumeno che dorme all'interno e che, anche lui, ha trasformato una delle stanze in un mini appartamento. "Sembra che ci sia un sistema di subaffitto di camere - spiega Oscar Strano, presidente del Municipio 4 - Sono tutte chiuse allo stesso modo. Poi c'è il nome e cognome scritto fuori dalla porta. Insomma, si sta creando un sistema un po' bizzaro lì". Anche Silvia Sardone, consigliere comunale candidata alle Europee con la Lega, denuncia la situazione: "Sono entrata qui anche l'anno scorso. In un anno il Comune ha fatto tantissime promesse, ma non è cambiato assolutamente nulla. Qui continuano a dormire immigrati irregolari che spacciano per vivere".
L'ingresso abusivo di questo edificio occupato si trova proprio accanto alla fermata dell'autobus 45. Lì la cancellata è rotta e il viavai è incessante. "È intollerabile, i nostri bambini prendono il bus mentre queste persone entrano ed escono e spacciano alla luce del sole. Non possiamo stare tranquilli, abbiamo chiesto all'Atm di spostare la fermata più indietro", racconta Angela che abita proprio in via Berlese. È una mamma che, come tante altre in zona, vive nell'ansia e non può lasciare che il proprio figlio torni a casa da solo. "Un mese fa, di mattina, uno dei nostri ragazzi stava attraversando il parco a pochi passi dall'ex scuola ed è stato avvicinato da questa gente. Abbiamo fatto un esposto alla polizia, così non si può andare avanti", aggiunge la residente. "Anche io l'altra sera stavo rientrando dal lavoro e uno di questi mi ha avvicinato. C'era una puzza di canna...". La settimana scorsa, inoltre, Angela e la sua vicina sono riusciti a riprendere con il telefono alcuni scambi di merce e droga avvenuti lungo la via. "Abbiamo chiamato la polizia e sono arrivate tre pattuglie. Li hanno portati via, ma dopo due ore erano già tornati". E non è finita qua. "Qualche settimana fa, invece, diverse automobili dei miei vicini sono state ritrovate graffiate e con i vetri rotti". Secondo la residente, il gesto voleva essere un'intimidazione. "Prima eravamo più tranquilli riguardo alla loro presenza, ma adesso ci siamo attivati e stiamo denunciando. Così loro vogliono intimorirci".
Insomma, il problema sicurezza è fuori controllo. E oltre a questo non è da sottovalutare la discarica a cielo aperto che ogni giorno i residenti sono costretti a vedere. Gli abusivi, infatti, gettano di tutto nel giardino dell'edificio e i cittadini si ritrovano montagne di spazzatura guardando fuori dalla finestra. Uno schifo totale. "Questo è un autentico buco nero – continua Silvia Sardone - dove l’unico collante che tiene insieme chi ci vive è l’illegalità sistematicamente tollerata dal Pd.
Visto il lassismo della sinistra, spero che non si debba arrivare a qualche fatto di cronaca molto grave prima che il Comune si decida a intervenire risolutamente per liberare l’area e ridare serenità agli abitanti del quartiere".
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