Furti, attenzione ai social e alla geolocalizzazione: i ladri entrano in azione così

La polizia Postale invita i cittadini a non far sapere, tramite Instagram o Facebook, la propria posizione, perché i malviventi spesso approfittano dell'assenza per entrare in azione e colpire. Famosi i casi di Alanis Morissette e di Nek

Furti, attenzione ai social e alla geolocalizzazione: i ladri entrano in azione così

Quando i padroni di casa non ci sono, i ladri entrano in azione. Soprattutto adesso, con l'aiuto decisivo dei social network, che non solo non nascondono ciò che accade nelle vite degli utenti, ma mostrano anche quando questi vanno in vacanza, al ristorante, allo stadio o quando si registrano in un posto. Dove siamo, insomma, lo svelano le storie di Instagram, Facebook o qualche tweet postato su Twitter. E se la geolocalizzazione, spesso, ci fa sentire parti di luoghi mondani, spesso aiuta anche i malviventi a capire quando è il momento migliore per intrufolarsi nelle abitazioni e colpire.

Ladri e social network

Secondo quanto riportato da Il Venerdì di Repubblica, infatti, a dare l'allarme è stata la polizia Postale che, tramite Nicola Zupo, uno dei suoi dirigenti, specifica come quando ci si trova di fronte a un furto inspiegabile, la pista investigativa più seguita dalle forze dell'ordine è quella dei social network: "Un tempo, chi usciva aveva l'accortezza di lasciare la luce accesa. Oggi è superata i ladri scoprono online dove sei".

Il web cambia le abitudini dei ladri

Chi commette l'errore, poi, di postare sui propri profili le immagini di biglietti aerei agevola (e non poco) i malviventi, che con quella prova così palese possono organizzarsi e capire quanto tempo a disposizione hanno prima di agire. E così, tutte le vecchie tecniche per osservare le abitudini delle vittime migliori non servono più. Niente sopralluoghi o appostamenti, perché il web svela ogni segreto legato alle consuetudini di chi vive nelle abitazioni pronte a essere svaligiate.

I consigli della polizia Postale

Secondo quanto riportato dal quotidiano, la polizia Postale ha indicato una serie di comportamenti virtuosi e di indicazioni per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli quando si tratta di furti. Gli agenti hanno consigliato di mantenere i profili chiusi, di non accettare le richieste di amicizia su Facebook da parte di persone sconosciute e di evitare (quando è possibile) di condividere la propria posizione in rete. Inoltre, alcune agenzie di vigilanza hanno invitato a installare un allarme che possa essere tenuto sotto controllo con una app. Perché la tecnologia, come sostengono gli agenti, aiuta le indagini.

I casi famosi

Nella rete dei "ladri social", però, sono caduti personaggi famosi come la cantante Alanis Morissette, a cui i malviventi hanno sottratto oltre un milione e mezzo di dollari (tra cui dei gioielli vintage che la cantante amava mostrare proprio su Instagram), e Nek, a cui è stata rubata l'Harley che, proprio qualche tempo prima, aveva fatto il pieno di like sui social. In casi come questi, infatti, i social aiutano i ladri a capire l'entità e il potenziale degli oggetti di valore pubblicati sul web.

Il web che mostra tutto

Ma se i social aiutano i ladri a rubare e le forze dell'ordine a fermarli, la guardia di Finanza riesce a monitorare l'evasione fiscale anche grazie alla

pubblicazione di viaggi e vita agiata. Secondo quanto raccontato dal colonnello Luigi Vinciguerra al settimanale di Repubblica, i post aiutano le fiamme gialle a verificare se il tenore di vita è compatibile con i redditi.

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