Il caso della morte di Desirée Mariottini ha fatto parecchio discutere. Da un lato c'è il dramma di questa ragazzina che ha trovato la morte in un cantiere abbandonato nel cuore di Roma, dall'altro c'è il dibattito sull'accoglienza degli immigrati in tutti questi anni che ha prodotto in alcuni casi l'ingresso nel Paese di veri e propri delinquenti senza scrupoli e disposti a tutto. Il caso di Desirée ha anche acceso un dibattito a sinistra: i clandestini arrestati per l'omicidio e lo stupro della sedicenne avevano in tasca quei permessi umanitari voluti dai governi di centrosinistra. Ma tra i commenti sulla morte della ragzzina, uno su tutti fa parecchio discutere il web.
Ed è quello su Twitter di Gad Lerner. Il giornalista afferma: "Dopo #PamelaMastropietro guardiamo attoniti la vita e la morte di #DesireeMariottini: dipendente da eroina, figlia di spacciatore italiano e madre quindicenne, vittima di pusher immigrati. Vicende tragiche che dovrebbero suggerirci qualcosa di più e di diverso dall'odio razziale". Il suo messaggio ha scetnato i follower. Da un lato c'è chi lo attacca in modo duro: "Tweet vergognoso". Dall'altro c'è chi lo difende: "Gad Lerner non ha giudicato, ma vuole farci riflettere sui fatti". Il tweet di Lerner comunque ha diverse chiavi di lettura. Ma di certo sottolineare in questo caso "dipendente da eroina, figlia di spacciatore italiano e di madre quindicenne" non ha certo spento le polemiche molto accese sui social.
In questo "rumore" mediatico ha cercato di difendere la memoria della figlia proprio la madre: "Mia figlia era cambiata, non si drogava". Ma a quanto pare non è bastato per sfuggire al suo destino che l'ha portata ad una morte orribile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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