A Gallipoli la giunta delle belle parole

Il sindaco più giovane d’Italia sceglie bellezza, futuro, creatività e sorriso come deleghe per il suo comune. Serviranno a governare meglio?

A Gallipoli la giunta delle belle parole

In politica la forma è sostanza e le parole, beh, le parole sono importanti come diceva Nanni Moretti in “Palombella rossa”. Ora, il regista non c’entra, ma la sinistra, anzi il centrosinistra sì.

Perché Stefano Minerva del Partito democratico, il sindaco più giovane d'Italia con i suoi trent'anni appena compiuti, a Gallipoli ha deciso di puntare sulle parole. Così, presa carta e penna, ha tratteggiato le nuove deleghe della giunta e oggi ha nominato i suoi assessori alla Bellezza, al Futuro, alla Felicità, alle Periferie, alla Creatività.

“L'assessore alla Felicità – ha dichiarato in un'intervista Minerva - corrisponde a quello per le Politiche sociali ed europee, che devono servire al miglioramento della qualità della vita delle persone. Quello al Futuro è delle Politiche giovanili e Sport, perché i giovani sono il futuro e dobbiamo investire per costruire condizioni concrete a dare loro un futuro migliore. L’assessore alla Bellezza, invece, si occuperà di Urbanistica e si impegnerà a rendere più belle le città e non a fare speculazione edilizia. L’assessore alla Creatività, poi, si occuperà di commercio, spettacolo e turismo. Per me – ha aggiunto Minerva - ho tenuto la delega al Sorriso, cioè alla cultura, quella che fa migliorare le persone.”

Ma Minerva non ha

dimenticato anche le Periferie per “mettere al centro anche chi finora non ha avuto voce. Metteremo al centro delle nostre politiche luoghi che finora non hanno avuto voce”.

Le parole sono importanti. Basteranno per governare?

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