Alessandro Gassmann entra a gamba tesa nella querelle tra Emanuele Filiberto di Savoia e i partigiani. Dopo che dall'account Twitter del Principe era partito un tweet ingiurioso nei confronti dei combattenti della Resistenza e che l'esponente di Casa Savoia ne aveva smentito la paternità, l'attore attacca Emanuele Filiberto, rinfacciandogli l'alleanza fra Italia fascista e Germania nazista avallata anche dai re Savoia.
Gassmann accusa il principe di "lanciare il sasso e nascondere la mano", ma commette una gaffe: attribuisce l'approvazione delle leggi razziali al nonno di Emanuele Filiberto, Re Umberto II.
Peccato che le leggi, approvate dal Consiglio dei ministri e firmate dal Sovrano nel settembre 1938, portino il nome di Vittorio Emanuele III, padre di Umberto e bisnonno di Emanuele Filiberto.Emanuele Filiberto scrive "partigiani parassiti" poi cancella il tweet... Lancia il sasso e nasconde la mano,come il nonno x leggi razziali.
— Alessandro Gassmann (@GassmanGassmann) 2 maggio 2016
Una disattenzione che stona con il proposito, fosse anche edificante, di contribuire ad edificare la memoria storica.
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